Sono diversi i filoni dell’inchiesta che scuote la città e che ha portato agli arresti domiciliari del sindaco dimissionario Gianluca Festa, della dirigente comunale Filomena Smiraglia e dell’architetto Fabio Guerriero, fratello del consigliere Diego, anche lui dimissionario e indagato. Ma avvisi di garanzia sono stati notificati anche alla Vicesindaca Laura Nargi. Le perquisizioni degli inquirenti hanno riguardato anche l’abitazione dell’ex facente funzione di sindaco. Il tutto in piena campagna elettorale dell’Amministrazione Festa, che firmandosi così, all’indomani dell’insediamento del commissario prefettizio Paolo D’Attilio, aveva tappezzato la città di manifesti in cui promuoveva a pieni voti il proprio operato.
Questo prima che l’inchiesta di Procura e Carabinieri del Nucleo Investigativo, cominciata nel settembre 2023, esplodesse in tutta la sua molteplicità di filoni. Già perché sono diversi i traffici delittuosi contestati agli indagati, tutti che trovano il loro fulcro nell’utilizzo privatistico della Cosa Pubblica all’interno delle mura di Palazzo di Città, dove “agenti” infedeli – tra cui gli odierni cautelati – hanno messo a disposizione le funzioni da loro ricoperte a vantaggio di pochi.