Vertenza latte: domani in Provincia l’incontro per la risoluzione

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Avellino – La guerra del latte sembra aver raggiunto una tregua. Domani, 13 novembre, alle ore 16, presso Palazzo Caracciolo, si terrà un importante incontro per la risoluzione della vertenza che da mesi vede in contrapposizione allevatori e trasformatori del latte. La presidente dell’amministrazione provinciale Alberta De Simone ha convocato i rappresentanti della Coldiretti, della Cia e della Confragricoltura che protestano ormai da tempo per il mancato raggiungimento di un accordo sul riequilibrio dei prezzi all’interno della filiera. Le associazioni di categoria sollecitano l’aumento del prezzo del latte e una strategia complessiva di valorizzazione del prodotto locale. A nulla sono valsi il blocco delle consegne e il documento unitario presentato al Prefetto Paolo Orrei, il malcontento non si placa tra i rappresentanti della Coldiretti, della Cia e della Confagricoltura. “Occorre giungere ad un accordo su un prezzo minimo per tutti i produttori di latte, come del resto sta accadendo in ogni parte d’Italia. Scaricare sull’agricoltura il caro-vita – sostengono le rappresentanze dei produttori – è del tutto ingiustificato, vista la fatica che ancora stanno facendo gli allevatori per farsi riconoscere pochi centesimi d’aumento”. Coldiretti, Cia e Congafricoltura ritengono che il momento attuale serva a sbloccare la tradizionale inerzia della filiera, fondata sul minimo prezzo alla stalla e la massima importazione, introducendo la possibilità di un rilancio della caratterizzazione del prodotto locale. L’obiettivo è di giungere ad una filiera “premiale”, che incoraggi la permanenza e non l’abbandono dell’allevamento locale. In particolare si ritiene che le situazioni sono diversificate e che “alcuni caseifici” hanno già “concesso” progressivi aumenti. Nell’incontro di domani, infine, verrà richiesta una valutazione sulle prospettive di sviluppo del settore, che avrebbe invece “…bisogno di un’estensione di comportamenti virtuosi, proprio per valorizzare e caratterizzare in un unico sistema territoriale produzione alla stalla e trasformazione”.

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