Verso le regionali – De Luca parte in pole position benedetto dal Covid

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Vincenzo De Luca

Michele De Leo – L’emergenza sanitaria che l’Italia prova a lasciarsi alle spalle è stata affrontata con grande senso di responsabilità e maturità dai cittadini della Campania. Le misure messe in campo, poi, hanno contribuito ad evitare effetti catastrofici che, purtroppo, si sono registrati in altre regioni. Il Covid 19, però, è riuscito nell’impresa di stravolgere il contesto politico regionale. Tre mesi fa, il Governatore Vincenzo De Luca vedeva molto lontana la prospettiva di rimanere sul massimo scranno di palazzo Santa Lucia. Non solo il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle erano già in campagna elettorale per garantire alla Campania un’alternativa all’ex sindaco di Salerno. De Luca aveva grosse difficoltà pure all’interno della coalizione che lo aveva portato alla vittoria nella tornata del 2015. Il Governatore uscente era diventato quasi il personaggio politico da evitare e in tanti – non solo nell’area più a sinistra, ma anche all’interno dello stesso Partito Democratico – sollecitavano la possibilità di valutare soluzioni alternative per la candidatura alla carica di Presidente della Regione. E’ lecito immaginare che – senza alcuna emergenza sanitaria – oggi la Campania avrebbe già un nuovo Governatore, fresco di elezione e di nomina. Così non è. Il piglio decisionista ed autoritario e le decisioni adottate durante la lunga fase di lockdown – peraltro da molti pure criticate – hanno restituito, agli occhi dell’opinione pubblica, un nuovo De Luca. L’ex sindaco di Salerno ha incassato consensi ed apprezzamenti e oggi viaggia spedito verso la riconferma ai vertici dell’ente di palazzo Santa Lucia. Il Presidente uscente potrebbe presentarsi all’appuntamento elettorale del prossimo autunno con poco meno di venti liste a supporto. In tanti, in questa fase, parlano di carrozzone: definizione lecita se si pensa che tutti cercano un’alleanza con quel Governatore osteggiato solo fino a qualche settimana fa. Nulla di cui stupirsi: la politica – specie nel corso degli ultimi lustri – è stata piena di stravolgimenti dell’ultima ora piuttosto che di salti della quaglia. Gli esempi di Governi salvati con contrattazioni notturne e compravendite mai smentite, ormai, si sprecano. Per questo, i finti moralisti che fanno finta di scandalizzarsi lasciano il tempo che trovano. De Luca, dal canto suo, continua ad incassare sostegni e procede senza esitazioni. Era pronto a scendere in campo senza alcun sostegno politico. A maggior ragione, lo è oggi che tutti vorrebbero stare dalla sua parte. Il Governatore uscente avrà tanti difetti ma nessuno – dei tanti che pure ci hanno provato – è riuscito a farlo vacillare e metterlo fuori gioco. De Luca è uscito indenne pure dalle numerose indagini che lo hanno interessato quando era sindaco di Salerno. Oggi viaggia verso la riconferma e dei suoi avversari si è quasi persa traccia. Il Movimento Cinque Stelle – che pure continua a predicare la necessità di trovare un’alternativa – non ha ufficializzato la candidatura, pure annunciata, del Ministro dell’ambiente Sergio Costa. Le forze del centrosinistra, dal canto loro, proseguono il braccio di ferro interno sulla candidatura di Stefano Caldoro e ancora non sciolgono le riserve.