Verso la Leopolda del centrodestra, Morano: “Conto nella presenza di Sibilia”

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Sabino Morano
Sabino Morano

“Ricompattiamo il centro-destra”, questo il titolo dell’iniziativa promossa dall’associazione politico culturale Primavera Irpinia che si rifà alle posizioni dell’ex sindaco di Pavia e dirigente nazionale di Forza Italia, Alessandro Cattaneo.

Il convegno in programma lunedì alle 18.00, presso il Virginia Palace Hotel, si aprirà con l’intervento dell’esponente azzurro Sabino Morano. Un momento di confronto, spiega lo stesso Morano, che nasce dalla necessità di analizzare gli errori del passato per immaginare un futuro per il centro-destra in Irpinia.

Morano, il titolo dell’iniziativa non lascia spazio ad equivoci…

“Infatti, il convegno di lunedì vuole essere un modo per unire e non per dividere. Primavera Irpinia crede nell’importanza della partecipazione, dunque dall’idea di una politica partecipata possiamo immaginare la rinascita del centro-destra nel nostro capoluogo”.

Dialogo e partecipazione, sono gli ingredienti mancati in questi anni a Forza Italia e che hanno causato anche la disfatta elettorale alle regionali?

“All’indomani delle elezioni, sentiamo tutti la necessità di vederci per parlare, confrontarci su ciò che è successo in questi mesi e da qui ripartire con una maggiore carica, uniti in un percorso comune. Purtroppo in questi anni è mancata una energia costante, un approccio che potrei definire quello del partito pesante, ovvero un’organizzazione stabile che definisce una programmazione rispetto ai vari appuntamenti elettorali”.

Quindi la sconfitta alle elezioni regionali è il risultato di una linea politica fallimentare che si trascina da tempo. A chi attribuisce le colpe?

“Non c’è un unico colpevole, la responsabilità ricade su tutti noi che spesso ci siamo adagiati sul consenso trainato dal nome del presidente Silvio Berlusconi. Adesso questo consenso va radicato e legato alla classe politica. Inutile ora parlare di colpevoli, dobbiamo vedere come risolvere le cose per dare nuova luce al centro-destra in Irpinia”,

Primavera Irpinia non vuole essere un movimento politico che mira a sovvertire i vertici provinciali?

“Assolutamente. Primavera Irpinia non è un movimento che rimpiazza i vertici, piuttosto vuole affiancarli. Io spero possa essere l’epicentro di un asse politico giovane che vuole affiancare una classe politica già presente. Nasce pro e non contro. L’iniziativa di lunedì vuole essere un primo passo verso un soggetto politico nuovo, che sia inclusivo, aperto a tutte le anime del centro-destra e che soprattutto si confronta dando vita a momenti collegiali in cui si decide in maniera condivisa la linea d’azione”.

Ricompattiamo il centro-destra” può essere anche un modo per ricucire gli strappi che si sono venuti a creare in questi ultimi mesi? Mi riferisco alle polemiche tra il senatore Cosimo Sibilia e il presidente della Provincia Domenico Gambacorta, ma anche tra lei e lo stesso Sibilia…

“Non è un mistero che ho contestato la linea provinciale e che ci sono stati problemi, durante la composizione delle liste, con la segreteria provinciale, ma contestare la linea non significa contestare le persone e il lavoro che hanno svolto in questi anni. Lunedì ho invitato il senatore Cosimo Sibilia e conto nella sua partecipazione, in quanto lo ritengo un punto di riferimento importante per il centro-destra in Irpinia, una figura politico di rilievo che si è sempre spesa per il nostro capoluogo e immagino abbia tutta l’intenzione di ricompattare l’ambiente. Non credo che scelte non condivise possano mettere in discussione legami ventennali. Aggiungo che il problema non sta sulle persone, piuttosto nel fatto che si è parlato poco. Dobbiamo superare questa empasse creando un progetto comune che interessa e include tutti”.

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