Roma – Francesco Rutelli è stato confermato alla guida della Margherita. Nel saluto, giunto subito dopo l’acclamazione, il presidente si è rivolto a Piero Fassino, intervenuto all’assemblea proprio per ascoltare la replica di Rutelli, e gli ha detto: “Siamo già lo stesso partito”. E, rivolgendosi ai dubbiosi, Rutelli ha assicurato che il Pd non andrà nel Partito socialiste europeo, anzi, ha aggiunto, i Ds si convinceranno che quella strada è sbagliata. Il presidente ha anticipato che il Partito democratico sarà alleato con la sinistra radicale, ma non rinuncerà ad una larga intesa, che possa coinvolegere i moderati italiani. Sulle ipotesi riguardanti lo scenario futuro del Pd si era intrattenuto anche Giuseppe Fioroni, intervenuto ieri pomeriggio al congresso di Roma. Aveva puntualizzato che le larghe intese rappresentano la strada giusta, ma a condizione che non venga tradita la fiducia degli elettori, neui confronti dei quali sono stati assunti precisi impegni, che non possono essere disattesi. A cominciare da una legge seria che affronti il conflitto di interessi e la riforma del sistema elettorale. Eletti anche i 98 componenti per l’assemblea generale. E’ passata la mozione unitaria, contrastata fino all’ultimo da Arturo Parisi, che avrebbe preferito lo scrutinio segreto sulle mozioni, come previsto dal regolamento congressuale, anziché il voto palese per alzata di mano. La richiesta è stata avanzata da Antonio La Forgia, ma è stata respinta con 11 voti contro e 5 astenuti. Soddisfazione per il risultato ottenuto dagli irpini: dell’assemblea federale faranno parte Enza Ambrosone e Giuseppe De Mita, rispettivamente coordinatore cittadino e provinciale del partito.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it