Avellino – La vittoria del “no” nelle grandi aziende manifesta una condizione di malassere, che non può essere trascurato; i lavoratori hanno capito che l’accordo non può essere definitivamente approvato nella forma attuale. Lo precisa Luciano Vecchia, segretario provinciale della Fiom. “I lavoratori hanno capito che intorno alle tre questioni essenziali il protocollo non offre la soluzione migliore – aggiunge Vecchia – perché su scalone, precarietà e competitività non sono stati compiuti passi significativi in avanti ed è chiaro che nelle strutture più grandi presenti in Irpinia il disagio sia avvertito maggiormente dai lavoratori. In sede di ragionamento intorno all’accordo del 27 luglio scorso, spero che si ponga attenzione al problema e che il testo sia rivisto.
Redazione Irpinia
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