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Avellino – I sindaci dell’Alta Irpinia e di Avellino chiedono di rinviare l’accorpamento tra il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi e quello di Avellino perché non ci sono i presupposti logistici; ai fini di una migliore organizzazione dell’accorpamento, sarebbe auspicabile che il tutto si possa svolgere in tempi più lunghi e che gli organi competenti possano attivarsi per ottenere una proroga che consentirebbe una migliore gestione della vicenda. E’ questo l’esito del summit tenutosi in Prefettura al termine della mattinata di protesta delle fasce tricolori altirpine.
Facce tirate al termine del summit (a porte chiuse) delle fasce tricolori dell’Alta Irpinia con il Presidente del Tribunale di Avellino, Massimo Amodio, incontro ottenuto nell’ambito della protesta contro la riforma giudiziaria, da domani operativa, che accorperà il tribunale di S. Angelo dei Lombardi a quello della città capoluogo.
Nel mirino dei sindaci e rappresentanti istituzionali non solo il Governo ma il ‘collega’ di Avellino, Paolo Foti, ‘reo’ secondo i primi cittadini altirpini di aver assunto una posizione irrispettosa nei confronti degli altri Comuni dell’Irpinia interessati dalla riforma dei Tribunali.
I manifestanti adesso sono stati ricevuti dal Prefetto di Avellino Guidato; con loro anche il sindaco di Avellino, Foti.
Le ultime speranze di ottenere l’accorpamento con il tribunale di Ariano Irpino (a sua volta accorpato a quello di Benevento) sono cadute definitivamente ieri nel corso dell’audizione in Senato del ministro Annamaria Cancellieri che ha chiuso ogni possibilità di modifiche immediate al ridisegno della geografia giudiziaria che da domani sopprime trenta sedi di tribunale e 220 sezioni staccate. Alla protesta odierna hanno partecipato i Comuni di S. Angelo dei Lombardi, Teora, Rocca S. Felice, Villamaina, Cassano, Montella, Monteverde, Bisaccia, Lioni, Nusco, Cairano, Bagnoli, Morra De Sanctis, Andretta, Aquilonia, Torella dei Lombardi, Calabritto, Sturno e Conza della Campania.
Così il primo cittadino di S. Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole: “Le parole del Ministro Cancellieri dimostrano che il Governo non ha nessuna capacità di ascolto e lettura delle esigenze del territorio. Dispiace in particolare perchè è stato un prefetto della Repubblica. Noi non ci arrenderemo”.
“In Irpinia vengono negati i diritti essenziali”, è stato invece il commento del segretario della Cgil irpina Vincenzo Petruzziello, presenti con le fasce tricolori ad Avellino.
(di seguito le videointerviste realizzate al sindaco Repole e a Petruzziello della Cgil)
Redazione Irpinia
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