Avellino – Il neo costituito movimento Irpinia di Base, che fa riferimento ai consiglieri comunali di Avellino Enza Ambrosone (già all’UdC) e Nino Montanile (ex PdL), chiarisce la propria posizione rispetto alle tematiche del Bilancio a Palazzo di Città e alle provinciali del prossimo 9 ottobre. L’occasione è stata data dalla conferenza stampa convocata in mattinata a piazza del Popolo. All’appuntamento era presente anche il primo cittadino di Santa Lucia di Serino Fenisia Mariconda (candidata al Consiglio provinciale con la lista Alleanza Civica, a supporto di Foti). Rispetto alla questione Provincia, Enza Ambrosone ha chiarito: “Irpinia di Base sostiene un centrosinistra riformista capace di affrontare le difficoltà di un processo politico per modificarlo. Questo é per noi il centrosinistra. Abbiamo incrociato l’appuntamento delle provinciali e provato a dialogare con tutti. Ci saremmo aspettati però dal Pd un gesto di apertura e condivisione, così non è stato. Siccome però vogliamo aiutare a costruire il centrosinistra, abbiamo dato il nostro contributo alla formazione della lista Alleanza Civica, con la presenza del sindaco Mariconda, scegliendo il sindaco del comune capoluogo quale presidente del nuovo Ente che andrà a formarsi”.
LA QUESTIONE BILANCIO. Ambrosone e Montanile hanno, poi, sviluppato in maniera antitetica rispetto al Foti-candidato alla Provincia il discorso relativo alla questione del previsionale che sarà portato all’attenzione dell’assise civica di Avellino. “Sono stato presidente della commissione bilancio nella prima consiliatura di Galasso ma nulla è cambiato nel corso degli anni – ha esordito Montanile –. Parliamo di un documento finanziario slegato totalmente dalle esigenze della comunità ma che ne fotografa la condizione, ovvero quella di una incapacità di proporre progetti. L’assessore al ramo ha redatto uno strumento di tipo ragionieristico. Avellino è totalmente stordita e questa amministrazione non riesce a svegliare dall’oblio questa comunità se non aumentandone le tasse”.
Di profilo prettamente politico il ragionamento della Ambrosone: “Circa il previsionale, la cui mole di debiti non è imputabile a Foti che anzi l’ha fatta venire a galla, critichiamo le modalità con cui si affrontano queste questioni. Siamo perplessi, direi esterrefatti, perché se è vero che siamo sull’orlo del baratro dobbiamo avere le responsabilità per affrontare questo passaggio con misure straordinarie. E invece ci sono stati passaggi tutti interni al Pd, dicendo che tutto si poteva ricomporre immaginando una seconda fase. Leggo oggi che tutto si risolverà perché dopo il bilancio ci sarà l’azzeramento della Giunta. Spero che Foti non intenda fare questo solo per sedare la contesa politica interna alla maggioranza, promettendo spazio in più in consiglio a qualche consigliere. È davvero così che vogliamo aprire la seconda fase?”, ha concluso la Ambrosone.
(di seguito l’intervista alla Ambrosone)