Avellino – Se dal punto di vista occupazionale l’informazione ha i suoi limiti, dal punto di vista umano nessuno può bendarsi gli occhi di fronte al dolore di tutti coloro che stentano ad arrivare a fine mese e lanciano un accorato appello mosso da impeti di disperazione e bisogno. Qualche semplice parola per comprendere la gravità della situazione. “Sono una operaia della Valeo – la voce al telefono è decisa ma titubante – chiamo per lanciare un appello”. La vita di tutti i giorni dell’anonima signora sembra diventare l’unanime voce di tutti i 170 operai “sul lastrico”. Eppure la questione sembrava chiusa. Lavoratori che, oltre all’occupazione, sembrano aver perso la speranza. Uomini che non sanno più a chi appellarsi ma per dignità e orgoglio non hanno paura di lanciare l’ennesimo grido di allarme e chiedere aiuto. “Nonostante gli accordi di cui finora si è parlato la situazione oggi è ancora pietosa. Sono madre di due figli, separata, lavoro per sei giorni al mese e percepisco uno stipendio di circa 500 euro. Da maggio, nonostante gli impegni presi, la situazione non è affatto migliorata. Anzi, se di ‘peggio’ si può parlare noi abbiamo davvero toccato il fondo. Oggi siamo in Cassa integrazione e la prospettiva futura è disastrosa: arriveremo in questo stato a dicembre per assistere ai nostri licenziamenti. Licenziamenti che loro chiamano Cassa Integrazione Straordinaria ma che avranno un risultato ugualmente disastroso”. Poi l’invito a chiamare in causa la presidente della Provincia Alberta De Simone ed il sindaco di Avellino Pino Galasso affinché “… facciano chiarezza e ci aiutino a trovare le risposte che da tempo aspettiamo”. Rabbia, preoccupazione, paura della precarietà di un futuro che non sembra garantire neanche le necessità più impellenti e che lascia davvero l’amaro in bocca a chi, a dispetto di una vita che non con tutti è stata prodiga. “Siamo agli estremi della pazzia – è l’appello finale – I dati parlano di 29 suicidi dall’inizio dell’anno ma l’opinione pubblica non sa che qui se ne stanno uccidendo 170 in un colpo solo”. Poi il clic della chiamata interrotta ed un silenzio strozzato solo dal rimbombo di parole che riecheggiano nella cornetta appesa.
Gaetano Altieri: “Nessuno vi ha abbandonato”
Sulla situazione interviene il Segretario della Uilm Gaetano Altieri: “Nessuno ha abbandonato la Valeo – afferma duramente -. Siamo consapevoli dei problemi che i lavoratori stanno incontrando ma l’attenzione dei sindacati è e resterà alta. È necessario comunque un intervento da parte del Governo al fine di assicurare la mobilità lunga. Stiamo sollecitando le istituzioni ed in particolare la Presidente della Provincia Alberta De Simone affinché si convochi un tavolo istituzionale presso il Ministero. Sapendo, però, che risposte concrete prima di due mesi non ce ne saranno. Sarebbe superfluo sbandierare promesse rispetto a scelte che non si attueranno prima di novembre. I lavoratori conoscono la situazione: non ci saranno soluzioni per tutte le 170 maestranze – conclude Altieri -. Proprio per questo motivo ci stiamo muovendo affinché si trovino alternative per tutti i dipendenti”.