“Laceno: Natura e Storia”: è questo il nome del Museo nato nella splendida “Piazzetta Residence” dell’altopiano del Laceno, inaugurato nei giorni scorsi dal sindaco di Bagnoli Irpino Teresa Di Capua e l’assessore alla Cultura Marta Cione. Obiettivo de museo, evidentemente dedicato alla memoria, è quello di valorizzare i luoghi, i volti, le tradizioni e i colori che sono stati fonte di ispirazione per artisti di primo piano. I reperti rimandano a straordinari artisti: Michele Lenzi prestigioso pittore bagnolese, Michele Capozzi fotografo o Tommaso Aulisa fondatore del Laceno d’oro. Questo solo per citarne alcuni.
Imponente, spicca la testimonianza di Giovanni Sica, avellinese d’origine, maestro del ferro, pittore e scultore di fama internazionale al quale è stata dedicata la serata inaugurale. “Ci sono cose che non si vogliono e non si possono dimenticare – ricorda Incoronata Vitolo, esperta fotografa e tra le ideatrici di questa iniziativa – Lo chiamiamo ‘museo’ ma è una fabbrica dell’esperienza che senza scopo di lucro conserva e mette a disposizione di chiunque ha il piacere di visitarlo, facendogli conoscere le ‘pietre miliari’ che immortalano e raccontano anni e anni di vita di Bagnoli Irpino e dell’Altopiano del Laceno”.
Tra i cimeli, anche oggetti di artisti straordinari e di persone che hanno amato il ‘Laceno’. Si pensi a padre Vittorio Pirro, gesuita fondatore del centro ragazzi Loyola, che dal 1966 ha ospitato centinaia di giovani per il campo scuola estivo. Franco Giannoni (ingegnere, costruttore), ideatore e fondatore delle seggiovie del Monte Rajamagra negli anni ’70.
Anche Michele Nigro, giovane imprenditore bagnolese e co-ideatore del museo è felice per il risultato raggiunto. “E’ nostro dovere continuare, anche con piccoli gesti, nell’opera di valorizzazione del territorio attraverso questi tesori collettivi, anche in segno di riconoscenza per coloro che ci hanno preceduto. Questo progetto vuole essere al servizio della località Laceno e del suo sviluppo, con un’attività di ricerca su tutte le testimonianze materiali del luogo, collezionando, conservando e diffondendone la conoscenza, con finalità di studio, didattica e diletto”.
Il museo è aperto tutti i weekend e i festivi dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.