E’ tutto pronto all’hub dell’Ospedale del Mare per il v-day in Campania. La struttura napoletana di Ponticelli accoglierà domani mattina alle otto il camion dell’esercito che trasporta le dosi del vaccino Pfizer-Biontech per la prima giornata dimostrativa che in Campania vedrà la somministrazione a 700 persone tra medici, infermieri e operatori sociosanitari in sette ospedali. A Napoli le dosi andranno anche al Cardarelli e al Cotugno, a Caserta all’Ospedale San Sebastiano, ad Avellino al Moscati, a Benevento al San Pio, a Salerno al Ruggi. Ogni ospedale riceverà circa 100 vaccini.
Dopo l’arrivo del vaccino da Roma all’Ospedale del Mare si farà la verifica di congruità sulla catena del freddo in viaggio, la verifica del lotto e della scadenza e poi le 144 fiale saranno divise in venti fiale per ogni azienda ospedaliera. Gli ospedali avranno intanto inviato lì un proprio automezzo che porterà le fiale nei sette centri vaccinali in borse termiche munite di data logger, uno strumento per controllare che la temperatura sia stata mantenuta in tutto il percorso. All’ospedale del Mare ci sono cinque box vaccinali e quindi verranno inoculate 25 persone ogni ora: oltre a sanitari del nosocomio, li’ andranno anche medici e infermieri di Loreto Mare, San Paolo, San Giovanni Bosco, Pellegrini.
Al Cotugno le circa 100 persone in lista saranno vaccinate in gruppi di venti ogni ora, si tratta di sanitari dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (che comprende anche Monaldi e Cto) e dell’istituto tumori del Pascale. Al Cardarelli prima vaccinazione prevista intorno alle 10 per la dottoressa del pronto soccorso Filomena Liccardi, dal primo momento impegnata nella lotta al Covid. Cinque piu’ uno i box vaccinali realizzati, così da avere un sesto box disponibile nel caso di una qualsiasi indisponibilita’ temporanea. Nove sono invece le postazioni di osservazione che serviranno a monitorare i vaccinati per i 15 minuti successivi all’inoculazione della dose. Predisposto anche un “red point”, una postazione di codice rosso, che potrà servire nell’improbabile caso di uno shock anafilattico o di una reazione avversa particolarmente grave.
Un medico, Mariangela Raimondo, e un infermiere, Modestino Matarazzo, saranno invece i primi due vaccinati al Moscati di Avellino, insieme ad altri 98 colleghi. La somministrazione avverrà in locali individuati all’interno della “cittadella” ospedaliera e verrà seguita da tre equipe multidisciplinari, medicina preventiva, anestesia e rianimazione, allergologia) per fronteggiare eventuali reazioni avverse.