Ariano Irpino – Dopo la pausa estiva, il 16 settembre segna l’inizio della ripresa dell’attività Giudiziaria. Le aule dei Tribunali tornano a riempirsi di Magistrati, di Avvocati e di cittadini in cerca dell’agognata Giustizia. Questo è quello che avverrà in tutti i circondari d’Italia ad eccezione di quello di Ariano Irpino.
L’Avvocatura Arianese, infatti, non tornerà nelle aule di giustizia e dal 16 al 23 settembre incrocerà le braccia per protestare contro i crescenti disservizi e ritardi, che si stanno registrando, nell’ultimo anno, nel Tribunale del Tricolle e che si riversano prepotentemente a danno di ogni cittadino del circondario in cerca di Giustizia.
La situazione di crescente disagio dell’utenza tutta rispetto alle linee programmatiche sottese alla concreta amministrazione della Giustizia, l’inadeguatezza delle stesse a rendere la Giustizia più efficace, fruibile e vicina ai cittadini, è stata già denunciata dagli Avvocati del foro Arianese che hanno proclamato prima lo stato di agitazione e poi l’astensione dalle udienze civili e penali.
Stante l’evidente stato di “sofferenza”, i tempi per la definizione di un processo sono raddoppiati rispetto a quanto accadeva non più tardi di un anno fa: per la prima volta le udienze civili e previdenziali registrano rinvii delle udienze ad un anno, e quelle di conclusione e discussione addirittura a diciotto mesi. Non migliore è la situazione nel settore penale. Sicché l’Avvocatura, nell’assemblea del 25 luglio 2009, si è vista costretta a proclamare una ulteriore settimana di astensione dalle udienze (la precedente astensione dalle udienze fu attuata dal 21 al 28 maggio 2009).
Il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ariano Irpino, Giovanni Antonio Cardellicchio, nel ribadire che “la crisi, che trova la sua genesi nella strutturale carenza di organici nella magistratura giudicante, è indubbiamente aggravata dalla mancanza di un serio e proficuo dialogo sulla organizzazione tabellare con l’Ufficio di Presidenza, che di fatto rifiuta ogni confronto con la classe forense”. Di conseguenza invita tutti gli iscritti a partecipare all’assemblea del 23 settembre, ore 10.00. Un invito esteso al Presidente del Tribunale, al Procuratore della Repubblica, ai Magistrati tutti del Tribunale e degli Uffici del Giudice di Pace, nonché ai rappresentanti delle cancellerie, affinché in quella sede possa articolarsi un sereno confronto ed una seria discussione sullo stato della Giustizia nel Circondario e, possibilmente, individuare itinerari condivisi per la soluzione dei problemi.
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