Trevico – Conclusa la fase preliminare delle azioni di sviluppo

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Trevico – Si è chiusa con l’incontro tenutosi a Trevico la fase preliminare del progetto “Analisi di contesto e azioni di sviluppo locale che valorizzano le aree Sic e Zps dell’Alta Irpinia” condotto dal Dipartimento di scienze economiche, estimative e degli alimenti della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia e dalla società Media & Com., per conto del Settore Ecologia della Regione Campania. Molto proficui, per la raccolta diretta di informazioni sulle aree interessate dallo studio, i tre focus group che hanno registrato un confronto partecipato e attivo da parte degli attori territoriali chiamati in causa. “Si tratta di una metodologia di indagine necessaria perché consente di avere un confronto immediato con le persone che lavorano e vivono sul posto- ha spiegato il professor Fabrizio Pompei dell’Università di Perugia- Noi facciamo elaborazioni su dati statistici ufficiali attendibili, ma non sempre precisi ed aggiornati. I focus group ci permettono di integrare opportunamente le analisi condotte”. Relativo all’area Zps “Boschi e sorgenti della Baronia” il terzo ed ultimo focus group ha registrato gli interventi del sindaco di Trevico Giuseppe Solimine, Raffaella Rocco responsabile delle relazioni esterne del Pir Ambito 4, Vito Salvatore presidente del Gal Ufita, Carmine Famiglietti sindaco di Castel Baronia, Francesco Tartaglia assessore del Comune di Bisaccia, Carmine Casarella e Franco Archidiacono sindaco e vice sindaco di Vallesaccarda, Raffaele Iorizzo sindaco di Villanova del Battista. Massiccia la partecipazione dei componenti del gruppo di lavoro del Pir ambito 4 e della giunta della Comunità Montana dell’Ufita, oltre che di rappresentanti di associazioni che operano nei comuni in cui ricade l’area presa in esame. La Zona a Protezione Speciale “Boschi e Sorgenti della Baronia” ha confini delimitati dal percorso del fiume Ufita, appare quindi piuttosto frastagliata e tocca il territorio di un numero notevole di comuni rispetto alle altre zone Sic e Zps prese in esame dal progetto, comprende infatti i comuni di San Sossio Baronia, Vallata, Carife, Vallesaccarda, Castel Baronia, Trevico, San Nicola Baronia, Villanova del Battista, Zungoli, Flumeri e Scampitella. I dati presentati dal professor Pompei restituiscono un contesto socio economico piuttosto eterogeneo. Si tratta di una zona intermedia per densità abitativa con redditi medi procapite piuttosto differenziati. I comuni che afferiscono al Sistema locale del lavoro di Ariano, infatti, raggiungono un reddito procapite superiore alla media campana (12.542 euro, contro gli 11.193) pur avendo un tasso di partecipazione al mercato del lavoro e occupazione rispettivamente del 50,6% e 45,4%, bassi rispetto al resto della regione, mentre i valori dei redditi più bassi dell’intero campione li troviamo nel Sl1 di Vallata (7.926 euro), che ha tassi di partecipazione al mondo del lavoro e di occupazione del 55% e 47%. L’economia tende ad essere di tipo agricolo ed industriale mentre è sottodimensionato il settore dei servizi, come quello turistico.Ancora una volta è stata ribadita la necessità di una programmazione sovracomunale e soprattutto una sorta di coordinazione tra le azioni ed i progetti che insistono sul territorio, in modo che “facciano sistema”. Per fare sistema e cercare di arginare il decremento demografico potrebbe essere opportuno aumentare la consapevolezza sul pregio naturalistico del territorio. “Si potrebbero creare dei laboratori culturali educativi nelle scuole – ha proposto il professor Pompei- per far crescere nei più giovani la consapevolezza del pregio del territorio che abitano ed incentivarli a restare”.

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