Prendiamo il caso di tutti i comuni irpini (dal Mandamento a Monteforte) serviti dall’Eavbus. Questi territori non saranno riconosciuti come “irpini” ma ancora come “napoletani”. Quindi l’azienda che parteciperà al lotto irpino/sannita non potrà svolgere servizio su questa linea.
Prendiamo il caso della Valle dell’Irno (da Forino a Montoro) serviti dalla Sita. Questi territori non saranno riconosciuti come “irpini” ma ancora come “salernitani”. Quindi l’azienda che parteciperà al lotto irpino/sannita non potrà svolgere servizio su questa linea.
Lo spieghiamo a parole semplici, perché chi deputato a far rinsavire l’assessore regionale Sergio Vetrella, lo faccia e anche presto, prima che precipiti tutto. I consiglieri regionali eletti da questa popolazione si facciano sentire, difendano l’Irpinia da questo ennesimo “scandalo” che si sta perpetrando ai danni della collettività.
Un’azione del genere lascia sbigottiti, non si contesta l’accorpamento delle aree interne, ma l’esclusione dall’essere irpino di alcune comunità. Se qualcuno a Napoli non lo sa,glielo ricordiamo noi la Provincia di Avellino conta 118 comuni. Speriamo che arrivi una nota di Caldoro e Vetrella e ci smentiscano…