Toni Cucciniello: “Galasso ci ha spinti fuori dalla maggioranza”

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Avellino – Ricucire lo strappo si può, ma solo se il primo cittadino Galasso riuscirà a chiarire, politicamente parlando, la sua posizione nei riguardi dei nove demitiani presenti all’interno del parlamentino di Piazza del Popolo: Celestino Basagni, Domenico Palumbo, Enza Ambrosone, Pino Freda, Nicola Poppa, Saverio Tortoriello, Angelo Reale, Vittorio De Vito e Toni Cucciniello. Al centro della contesa non ci sarebbero divisioni di cariche all’interno degli enti-satellite al Comune, bensì incomprensioni politiche maturate proprio dal primo cittadino. “Il gruppo dei popolari – spiega il demitiano Cucciniello – con le dichiarazioni del capogruppo Basagni, non ha mai lasciato la maggioranza consiliare. Abbiamo dei doveri politici da portare avanti nei confronti dell’elettorato che ci ha premiato nel 2004 e senza il quale Galasso non avrebbe avuto i numeri per governare. È stato lui a spingerci fuori non riconoscendoci come gruppo e nè dandoci pari dignità”. E per chi profilava l’approdo dei demitiani all’opposizione, Toni Cucciniello ribatte: “Non siamo stati eletti per occupare ruoli di minoranza in questa legislatura, anzi è il sindaco Galasso che ha cambiato la maggioranza con consiglieri che provengono dai banchi opposti, ben 4 su 21. Siamo stati eletti nel 2004 come Margherita ed oggi dopo le politiche, appoggiando il progetto centrista nazionale, come popolari dell’Unione di Centro”. Una posizione, quella dei popolari di De Mita, assunta per ‘protestare’ contro chi, nei giorni scorsi, avrebbe insinuato un dubbio che ha ulteriormente incrinato i rapporti tra il primo inquilino della Casa comunale e il gruppo guidato da Basagni: l’assegnazione degli Assessorati ‘vuoti’ e delle cariche presso prestigiosi enti cittadini. “Le poltrone non ci interessano – rimarca Cucciniello – anche perché chi insinua certe affermazioni deve anche prendere in considerazione il ritiro degli assessori Petracca e Pericolo, quest’ultimo primo eletto. Si può essere interessati a rivestire un ruolo di notorietà su queste basi? In questo momento la nostra politica è improntata a discutere e risolvere le problematiche della nostra città, adottando l’ideologia di Pierferdinando Casini: amministrare con coerenza e concreteza ogni volta decidendo per il bene della collettività. Siamo due treni, con l’Udc, che camminano su binari paralleli per un unico scopo: un progetto centrista che si allontana dai due contenitori avulsi della politica”. E poi ci sono le questioni irrisolte e permanenti: Lsu, gestione della differenziata, cantieri in città, Piano Strategico “…se Galasso non chiude le questioni calde al Comune, realizzando una relazione di fine legislatura che soddisfi ogni gruppo politico, allora farebbe bene a dimettersi”. (di Marianna Marrazzo)

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