Tifoso arrestato e liberato, il Gip: non è stata una tentata rapina

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Nessun elemento per ipotizzare una tentata rapina e per l’istigazione alla violenza. Per questo motivo il Gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella ha rigettato al termine dell’udienza di convalida, l’arresto di Stefano Cecere, il tifoso finito in carcere per tentata rapina, istigazione alla violenza e invasione di campo. I due capi di accusa che reggevano la sussistenza della misura cautelare sono venuti meno, dunque riqualificata l’ipotesi in un furto con strappo, per Cecere non esistevano le esigenze cautelari. Una tesi che la difesa, gli avvocati Fabio Tulimiero e Assia Iannaccone aveva sostenuto nel corso della convalida. Ha scritto il Gip nell’ordinanza di rigetto della misura cautelare: “Dalla visione del video prodotto dagli operanti non paiono emergere, tuttavia, gli elementi dei reati in contestazione ai capi 1 e 2 (tentata rapina e istigazione alla violenza) . Dalle immagini risulta, infatti, che il Cecere, dopo aver scavalcato la recinzione dello stadio nella zona settore ospiti, si dirige verso il settore distinti dello stadio; ivi il Cecere tenta di colpire uno dei tifosi che si trova nei pressi della recinzione; successivamente, un altro tifoso della squadra avversaria si avvicina alla recinzione con una bandiera, che, nel momento in cui oltrepassa la recinzione, viene tirata e strattonata dal Cecere anche in presenza degli stewarts; subito dopo egli si allontana, sferrando anche un calcio alla barriera che delimita il campo, e si dirige nuovamente verso il settore ospiti dove scavalca la recinzione gesticolando con le mani. Ciò posto, innanzitutto la violenza esercitata dal Cecere appare rivolta contro la cosa (la bandiera) e solo indirettamente contro le persone – ed invero il Cecere tenta prima di colpire un tifoso diverso da quello che teneva in mano la bandiera e, successivamente, reagisce strattonando la bandiera che oltrepassa la recinzione ad opera di altro tifoso- ciò che rendebbe li fatto in astratto sussumibile nell’ipotesi di cui all’art. 56-624 bis c.p. (furto con strappo) piuttosto che in quella di tentata rapina”, aggiungendo che il gesto del Cecere “di reazione ed estemporaneo (benchè assolutamente censurabile) – dura infatti pochi secondi- e, quindi, inidoneo a confortare l’ipotesi investigativa anche sul piano psicologico e, quindi, inidoneo a confortare l’ipotesi investigativa anche sul piano psicologico: l’idoneità degli atti deve essere, infatti, valutata con giudizio xe ante tenendo conto dele circostanze ni cui opera l’agente e delle modalità concrete dell’azione, in modo da determinarne la reale adeguatezza causale e l’attitudine a creare una situazione di pericolo attuale e concreto di lesione del bene protetto”. Il fascicolo è stato anche trasmesso per competenza al Tribunale di Vicenza, luogo dove sono avvenuti i fatti.