Ancora fibrillazioni nello Sdi. Questa volta con un documento le sezioni di Monteforte, Ospedaletto d’Alpinolo, Summonte, Pietrastornina e S.Angelo a Scala, di Sturno e Nusco annunciano la decisione “di non aderire al progetto della Rosa nel Pugno e pertanto presentano le loro irrevocabili dimissioni dallo SDI. Il progetto politico con i Radicali è l’ultima puntata di una telenovela che dal 1994 ci porta a fare i “donatori di sangue” prima per Dini, poi per i Repubblicani, per i Verdi e per l’Ulivo. Tralasciando le operazioni (oramai nel dimenticatoio e soprattutto fallimentari sotto il profilo della rappresentanza parlamentare) sopracitate, quest’ultima idea del Partito Nazionale imposta “inaudita altera parte” ci lascia sgomenti. Inutile dire che dopo più di un decennio ci aspettavamo un progetto politico di pura marca “socialista-riformista” e, soprattutto, ci aspettavamo di non dover più votare “pacchi postali” imposti da Roma, ma di poter finalmente portare in Parlamento un rappresentate irpino. Un ultimo cenno, merita comunque la situazione provinciale. Il colmo dei colmi si è raggiunto tramite l’elezione di due segretari provinciali durante il congresso dell’ 11 marzo. Riteniamo che un Partito dal nobile passato come il nostro, meriti molto di più”.
Redazione Irpinia
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