L’inviato a Terni, Claudio De Vito – A fare la voce grossa nella notte di Terni sono i senatori. Angelo D’Angelo e Luigi Castaldo esultano da veterani trascinatori di un gruppo che ha faticato non poco in una piazza esigente ma che non ha mai fatto mancare il suo apporto alla squadra biancoverde.
“L’esperienza alla fine ha fatto la differenza – ha sentenziato orgoglioso capitan D’Angelo – l’esperienza viene sempre fuori in questi momenti, ce ne sono stati tanti brutti in questa stagione, abbiamo reso infelice la gente quindi dedico la vittoria all’Irpinia. E’ stato un anno molto sofferto. Io, Gigi e gli altri abbiamo pianto negli spogliatoi. Abbiamo ottenuto qualcosa di straordinario tra mille difficoltà, infortuni, gente incerottata che si curava di notte in giro per l’Italia. Rischi di perdere la testa in queste condizioni, ora però ci prendiamo gli applausi”.
Fare tesoro degli errori per costruire un’annata con meno patemi d’animo. “Vogliamo ripartire senza soffrire – ha rilanciato Angelo D’Angelo – la società ha capito che abbiamo fatto tutti degli errori quest’anno, ripartiamo da quelli”. A proposito di errori e di negatività stagionali, l’esonero di Walter Novellino torna in auge nel bilancio finale: “Ringrazio anche lui che ci ha dato una mano, alla fine paga sempre l’allenatore ma in campo andiamo noi, l’esonero è avvenuto anche per colpa nostra, il mister ha fatto il tifo per noi e la salvezza è anche sua”.
“Eravamo convinti di ribaltarla – ha confessato Luigi Castaldo facendo eco alle parole del capitano – ora però basta sofferenze, mi auguro possiamo soffrire di meno in futuro. Anche con la Ternana siamo andati sotto, ad un certo punto sembrava di vivere un incubo, la squadra però è rimasta compatta e ci ha creduto. La società sa cosa fare per vivere un campionato più sereno”. “Dopo il Cittadella eravamo convinti di salvarci – ha aggiunto – abbiamo grandi qualità ma sappiamo che Avellino è una piazza che pesa, alcuni giovani hanno sofferto questo fattore”.