Tentato stupro ad Angri, avellinese resta in carcere. Lui: “Sono innocente”

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Resta in carcere il 47enne avellinese arrestato  per violenza sessuale e lesioni ai danni di una ragazzina di 16 anni ad Angri.

L’uomo, al momento si professa innocente:

“Il padre e altre persone mi hanno aggredito con delle spranghe di ferro, perché volevano che lasciassi la mia casa”: è questa la difesa di G. S. B., l’avellinese finito in manette.

Una versione alla quale non ha creduto il giudice che ha applicato all’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Carusone, ha quindi provato a giustificare con una questione di vicinato l’aggressione subita nel cortile nei pressi della sua abitazione, nel centro storico di Angri, da un gruppo di persone.

Secondo la versione raccolta dai carabinieri,  la ragazzina ha denunciato  di essere stata aggredita alle spalle da un uomo che ha scoperto essere poi il vicino di casa, che le ha strappato pantaloni, maglietta e toccandole seno e genitali, sotto la minaccia di un coltello.

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