Tentato omicidio Liotti, la difesa ottiene la scarcerazione di Volzone per decorrenza termini

0
5248

AVELLINO- Dopo 1624 giorni, circa quattro anni e cinque mesi di carcere, Danilo Volzone e’ tornato in libertà, lasciando il carcere di Viterbo dove era detenuto in regime di Alta Sicurezza. Condannato a tredici anni per il tentato omicidio di Francesco Liotti, avvenuto nell’agosto del 2020 a Via Visconti, Volzone era stato tratto in arresto dal personale della Squadra Mobile della Questura di Avellino il 17 febbraio del 2021, per lui una misura cautelare ottenuta dalla Dda di Napoli per l’agguato a Liotti. A determinare la scarcerazione di Volzone, che per gli inquirenti e’ uno dei soggetti emergenti della criminalità cittadina (anche se va ricordato che la contestata aggravante del metodo mafioso nei suoi confronti proprio per il tentato omicidio Liotti e’ stata esclusa), una istanza di inefficacia della misura cautelare per la decorrenza dei termini massimi (tre anni) presentata ai giudici della Corte di Appello di Napoli (Sezione Feriale) dal penalista Gaetano Aufiero e dal penalista Alfonso Furgiuele che sulla base di una sentenza della Corte Costuzionale del 2005, chiedendo che venissero ricalcolati i termini di decorrenza conteggiando i vari periodi tra un annullamento e l’ altro della sentenza (che ritualmente vengono azzerati) , la prima come e’ noto e’ del 2022, ha ottenuto un ricalcolo dei termini a 3 anni e 4 mesi, per cui una decorrenza dei termini di custodia cautelare e la scarcerazione di Volzone. Il principio è quello relativo alla pronuncia della “Corte Costituzionale, con la sentenza n. 299 del 2005, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’art. 303, comma 2, c.p.p. nella parte in cui non consente di computare, ai fini dei termini massimi di fase determinati

dall’art. 304, comma 6, c.p.p., i periodi di custodia cautelare sofferti in fasi o
in gradi diversi dalla fase o dal grado in cui il procedimento è regredito”. Per lui si sono riaperte con largo anticipo le porte del carcere ed e’ molto probabile che affronterà a piede libero il processo di Appello ter dove, grazie all’accoglimento della richiesta dei difensori sull’aggravante della premeditazione, ci sara’ da ricalcolare la eventuale condanna.