Avellino – Un cartellone interamente targato Cda Iannarone, nessuna eredità proveniente dal passato, così come è successo nella scorsa edizione, ma un nuovo sipario che si alza sul Teatro Carlo Gesualdo di Avellino… con la speranza che si rinnovi il successo che ha caratterizzato la passata stagione. Questa mattina la presentazione del programma della nuova rassegna 2005-2006 alla presenza dell’intero Consiglio di Amministrazione, del sindaco Pino Galasso, dell’assessore alla Cultura Toni Iermano. “Una presenza significativa – ha spiegato il presidente Iannarone- Abbiamo invitato l’intero Consiglio per dimostrare che non esiste alcuna tensione all’interno di questo organigramma. Siamo completamente integrati nella struttura politico-culturale di questa città e non possiamo scinderci da essa. Questo il senso del nostro invito. Una veduta dimostrata anche dal programma che abbiamo scelto, a testimonianza della volontà di non entrare in conflitto per alcun motivo con chi amministra questa città. Il Teatro è la città e se necessario accettiamo critiche ma allo stesso tempo pretendiamo una partecipata presenza”. Dunque, fibrillazioni a parte, il dato che prepotentemente emerge è la volontà di creare una struttura che vanti un livello artistico e culturale degno di nota… “perché il teatro è grande e le cose grandi hanno bisogno di un grande amore e di grandi nomi”. Per questo la nuova stagione punta su opere di successo selezionate in base al gradimento che gli spettatori hanno manifestato nella scorsa edizione. Ma non mancano le novità, “iniziative dirette a rinnovare il successo passato e, perché no, a compiere quel salto di qualità a cui tutti ambiscono”. Tanto per cominciare, si partirà con la danza, a differenza dello scorso anno quando il sipario si alzò su una Traviata che ancora lascia parlare di sé. Una sfida senza mezzi termini, quella sancita con la scelta dell’apertura. Questo tipo di spettacolo, infatti, lo scorso anno, pur toccando punte di eccellenza, è stato quasi ‘snobbato’ dalla maggior parte dei teatri nazionali per questioni puramente economiche. Una scelta, dunque, che garantisce un impegno basato anche su una sana volontà di ‘controtendenza’. Dal balletto si passerà poi alla lirica, ai musical, agli spettacoli comici. Gli amanti del genere, inoltre, potranno usufruire di una mini rassegna interamente dedicata al sorriso che partirà nel mese di settembre. Per tutti gli spettatori, tra l’altro, un meritato premio assiduità: un abbonamento semestrale alla prestigiosa rivista FMR. E chi più ne ha più ne metta… per una stagione all’insegna di un successo garantito.
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