Sul taglio al trasporto pubblico locale si registra la nota delle segreterie della Cgil e Cisl di Avellino:
“Questo taglio – si legge – avrebbe conseguenze devastanti nel trasporto passeggeri nella provincia perché quelli tuttora esistenti rappresentano il minimo per garantire una decente mobilità alla utenza irpina, nonché pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali.
Si è chiesto un tavolo istituzionale con tutte le parti coinvolte per trovare soluzioni a questa tragica evenienza, ma a tutt’oggi, non si hanno notizie.
La Regione Campania fa sapere che le risorse sono quelle appostate nella Delibera n. 106, l’Amministrazione Provinciale ribadisce che non ha disponibilità proprie per erogare le differenze, quindi, stante così le cose, si rischia concretamente una riduzione dei servizi sul territorio provinciale.
Quello che non convince le scriventi è il fatto che solo per la provincia di Avellino ci sono queste complicazioni perché, nell’analizzare quanto disposto dalla Delibera regionale, a prima vista, anche altri territori hanno subito tagli significativi o quantomeno mantengono le stesse risorse.
Si vuole comprendere perché sta succedendo tutto questo e perché, ancora una volta, pezzi di territorio interno devono subire questi salassi.
La crescita e lo sviluppo di un’area dipendono in maniera fondamentale dalla qualità e quantità di servizi messi a disposizione, ma anche questa volta, senza che nessuno se ne assuma la responsabilità, si dispongono riduzioni con gravissime implicazioni per un territorio già martoriato.
Le OO.SS. scriventi si opporranno ad ogni eventuale peggioramento del servizio di trasporto pubblico con tutte le azioni di lotta, chiedendo a tutte le forze sociali e associazioni di utenti di unirsi a questo dissenso per portare fino alla fine la vertenza per un dignitoso diritto alla mobilità.
Si ribadisce la domanda: perché solo in provincia di Avellino si paventano tagli ai servizi? Cosa si è fatto o non si sta facendo per evitare questa ennesima sciagura?”.