La svolta possibile: Avellino tra mercato e cessione societaria

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di Claudio De Vito. Il blitz di Vibo Valentia ha restituito fiducia, almeno sul campo, all’Avellino che ha stupito tutti portando a casa il bottino pieno nonostante le tante difficoltà. Il day after però pone il club biancoverde di fronte a nuove sfide come il mercato e la cessione societaria.

Alle 22 suonerà il gong della finestra trasferimenti estiva letteralmente congelata negli ultimi giorni per via della fideiussione integrativa per coprire gli ingaggi. In giornata però lo stallo potrebbe sbloccarsi. Non con la stipula della nuova polizza, ma attraverso una rivisitazione dei contratti dei tesserati finora depositati, in primis quello del direttore sportivo Salvatore Di Somma.

Che, così facendo, si assicurerebbe l’attaccante francese Gabriel Charpentier già bloccato la settimana scorsa, oltre ai vari Simone De Marco, Julian Illanes e Nermin Karic in attesa da tempo del semaforo verde. Se il trio già a disposizione di Giovanni Ignoffo ma in stand-by per l’assenza di copertura economica non sarà tesserato entro il 6 settembre, allora scatterebbero il deferimento (ammenda e punti di penalizzazione le potenziali sanzioni) e lo scioglimento automatico del vincolo dei calciatori.

Lungo questa traccia, Di Somma proverà a strappare al Genoa un altro prestito, quello di Nicholas Rizzo che completerebbe il pacchetto difensivo. Il mercato proseguirebbe oltre le 22 attingendo dal bacino degli svincolati.

Ma sono ore cruciali anche per il futuro della società. Gianandrea De Cesare infatti si sarebbe convinto a passare la mano. Il numero uno di Sidigas sarebbe disposto a trattare la cessione del club ad una cifra inferiore ai due milioni di euro e ci sarebbe già un gruppo imprenditoriale interessato. Top secret il nome, ma stando alle ultime indiscrezioni emerse, il potenziale acquirente farebbe sul serio e vorrebbe accelerare per giungere al closing a stretto giro. Naturalmente bisognerà parlarne anche con il tribunale che valuterà l’offerta agendo tutela dei creditori di Sidigas.