Sviluppo, Eugenio Salvatore: “Via alla delocalizzazione delle imprese”

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Ente Provincia – Il fiore all’occhiello del processo di industrializzazione del territorio irpino vive il suo periodo di ‘defaillance’. Solofra, patria della lavorazione delle pelli, soffre da tempo della frequente epidemia che colpisce le aree industriali nazionali e non solo: la crisi. Una crisi che sta lentamente conducendo alla chiusura di numerosi opifici, alla necessaria cassa integrazione degli operai a alle procedure di mobilità necessarie per tutti coloro che non possono usufruire di altri mezzi idonei a fronteggiare la situazione. “La questione polo conciario merita molta attenzione”, è così che l’assessore provinciale Eugenio Salvatore si esprime in merito ad una situazione “che determina un grosso rischio per migliaia di posti di lavoro”. Un rischio che tuttavia giorno dopo giorno non manca di trasformarsi in cruda realtà. Dati allarmanti che mobilitano la Provincia di Avellino, pronta a superare ad ogni costo la crisi. “Esiste da parte nostra – sostiene l’assessore – la volontà di impegnarci a risolvere il problema. Vogliamo che Solofra continui a produrre in condizioni normali. Per questo intendiamo mettere in campo iniziative mirate. Purtroppo il nostro Ente non ha risorse sufficienti ma intende concordare con la Regione alcune misure che possano permettere il superamento della fase di ‘empasse’”. E sono tre i percorsi che Salvatore intende seguire: “Innanzitutto miriamo ad un Progetto Integrato che possa risolvere le questioni legate al settore depurativo. In secondo luogo ci muoveremo in maniera tale da rendere le aziende conciarie competitive non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Le aziende dovranno inserirsi in modo concorrenziale sul mercato. A breve, inoltre – conclude – partirà un Contratto di Investimento che permetterà la delocalizzazione degli opifici”. Dunque i progetti senz’altro non mancano. Ma Solofra è costretta a fare i conti, giorno dopo giorno, con un ulteriore fattore: il tempo.

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