Successo senza precedenti per la XIXesima edizione di Giullarte, festival internazionale di artisti di strada e antichi mestieri. Il centro storico di Atripalda, nel corso dell’ultimo fine settimana, ha ospitato migliaia di visitatori accorsi per assistere ai suggestivi spettacoli e alle spumeggianti esibizioni dei tanti artisti di strada, danzatori, attori, mimi e giocolieri, che insieme hanno rappresentato una originalissima Notre Dame de Paris e in particolare la Festa dei Folli, tra le pagine più emozionanti del romanzo di Victor Hugo, tema unico del festival promosso dal Comune di Atripalda e cofinanziato dal POC Campania 2014-2020, Linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, Politiche per il turismo e cultura”, con la direzione artistica di Anna Fedullo.
Un programma ricco di emozioni, caratterizzato da una contaminazione di atmosfere gotiche e metropolitane, teatro, giocoleria, magia, personaggi, suoni, maschere e richiami letterari. E, ancora, visite guidate ai monumenti del centro storico di Atripalda, mostre d’arte e fotografiche, trenta botteghe artigiane e gastronomia locale: una miscela riuscitissima che ha dato vita ad un’alchimia di grande appeal per il numerosissimo pubblico accorso ad Atripalda nel corso della tre giorni di festival.
«Il lavoro di questi mesi, dalla presentazione del progetto fino alla sua realizzazione – commenta Giuseppe Spagnuolo, sindaco di Atripalda – è stato pienamente riconosciuto dalle migliaia di persone che hanno affollato il nostro centro storico e apprezzato le scelte artistiche che hanno caratterizzato il ricchissimo programma di Giullarte. Sento di dover ringraziare davvero tutti, tutti i singoli cittadini di Atripalda che hanno mostrato affezione ed attaccamento per questo evento che è tra i momenti più sentiti del calendario di iniziative culturali ed artistiche della nostra Città. Andremo avanti, arricchiremo ancora di più il format, cercheremo il coinvolgimento attivo delle associazioni, delle categorie, dei mondi vitali che animano la comunità atripaldese, valorizzando e tutelando quello che è lo spirito originario di Giullarte, arrivato a noi dopo diciannove edizioni intatto e sempre più vivido».
«L’edizione 2018 di Giullarte – dichiara Antonella Gambale, consigliere delegata agli eventi e al turismo – è stata un’esperienza esaltante. Abbiamo deciso di rischiare giocando con la contaminazione tra arti, linguaggi, riferimenti storici, letterari e musicali e abbiamo vinto la nostra sfida perché lo spirito di questo Giullarte è stato compreso, apprezzato e vissuto pienamente. Atripalda si è confermata città della cultura, dell’arte e dell’ospitalità. E’ stato un vero onore per me potermi dedicare all’ideazione e all’organizzazione di questa edizione che è stata davvero mozzafiato. Un colpo al cuore per ogni artista che illuminava le strade del cento storico, un’esplosione alla vista, uno tsunami di emozioni, una giravolta continua di sensazioni piacevolissime. Questo è stato il mio, il nostro, il vostro Giullarte, e devo ringraziare in primis il Sindaco Spagnuolo per aver creduto in me e avermi dato fiducia».
«Riuscita l’intuizione del tema unico – continua Antonella Gambale – apprezzatissime alcune scelte artistiche. Voglio, perciò, ringraziare la direttrice artistica Anna Fedullo per aver saputo comprendere ed interpretare quello che come amministrazione comunale volevamo realizzare. Importantissimo, inoltre, il contributo dato a titolo gratuito da Elena Capozzi che con i suoi ballerini e le sue coreografie ha reso la festa ancora più bella, ancora più ricca, ancora più suggestiva. Gli artisti, poi, i veri protagonisti di Giullarte che voglio ringraziare, uno ad uno. Le loro emozioni hanno animato il centro storico tra frizzi, lazzi, suoni, luci e colori, un vero tripudio di fantasia e creatività. Come la creatività dei trenta artigiani che hanno animato le botteghe del centro storico. E’ doveroso ringraziare tutti i cittadini che hanno offerto i loro locali per ospitare gli artigiani che hanno potuto così mettere in vetrina le loro creazioni, le loro produzioni, i loro manufatti. E, poi, l’impagabile Pro loco presieduta da Raffaele Labate, un contributo determinante in termini organizzativi e logistici oltre che per le iniziative che promosse ed il fondamentale apporto dato con le visite guidate. Un dialogo con la Pro loco che intendiamo preservare, valorizzare e rendere ancora più serrato ed intenso. Giullarte ha tanto lavoro fatto dietro le quinte. Non posso non ringraziare tutta la struttura amministrativa del Comune che ha reso possibile la realizzazione dell’evento, molto laboriosa anche dal punto di vista amministrativo».
«Un’iniezione di ottimismo che ci arriva da questa edizione di Giullarte – così conclude la consigliera delegata – e che ci spinge ad andare avanti. Subito al lavoro per l’edizione 2019 del Festival. Sono certa che Atripalda abbia bisogno di questo evento e so che gli atripaldesi amano il nostro festival. Dovere mio, in qualità di delegata agli eventi, e dell’amministrazione tutta, è quello di continuare lungo il solco tracciato in questi due anni. Giullarte 2018 resterà nella memoria di tutti perché la follia è libertà e la nostra Festa dei Folli è stata un inno alla libertà, alla fantasia, all’arte».
Giullarte non è solo arte di strada ed artigianato. Ma è anche indotto per i pubblici esercizi, per il commercio, per le attività produttive, che possono godere di una presenza così massiccia di visitatori nel corso della tre giorni. «Vedere per tre giornate le strade della nostra città, a partire dalle piazze e dai vicoli del centro storico, così gremite di visitatori – dichiara Mirko Musto, assessore comunale alle attività produttive – è per la nostra amministrazione motivo di grande orgoglio. Il settembre atripaldese, con tutte le iniziative che si sono succedute, si candida ad essere il punto centrale ed il motore propulsore della nostra azione in termini culturali, sociali, ricreativi e quindi anche di indotto economico».
«Non posso non sottolineare il contributo – continua l’assessore Musto – che i commercianti di Atripalda hanno fornito in termini di partecipazione e di coinvolgimento. Le adesioni che abbiamo avuto alla Promo Giullarte sono state numerosissime e tutte estremamente appetibili per i tanti visitatori che abbiamo avuto nella tre giorni di festival. E’ la conferma di un’azione che sinergicamente portata avanti può essere di grande impatto sul commercio della nostra Atripalda. A breve promuoverò un nuovo momento di confronto per definire un calendario di iniziative a sostegno delle attività commerciali».
«Voglio ringraziare – conclude Musto – tutti coloro che hanno garantito la sicurezza ed uno svolgimento tranquillo dell’evento. Non posso non partire dal comando di polizia municipale guidato da Domenico Giannetta, dalla stazione dei carabinieri guidata dal Maresciallo maggiore Giuseppe Sullutrone. Per passar, poi, alle associazioni che, a titolo volontaristico, hanno lavorato nel corso dei tre giorni: la Misericordia, la Protezione Civile, l’associazione South Land e a l’associazione Nogra, un’unione di forza per un unico grande obiettivo: dare la possibilità ai visitatori, alle famiglie, a tutti di godere pienamente delle meraviglie di Giullarte. Grazie a Don Fabio Mauriello, inoltre, per aver contribuito a rendere l’offerta culturale ancora più ricca, rendendo fruibile per tutta la durata della manifestazione e fino a tarda ora lo Specus Martyrum e la Chiesa Madre di Sant’Ippolisto. Una Chiesa che lascia aperte le sue porte è una chiesa che vuole il bene della sua comunità. Ora avviamo da subito la programmazione per la nuova edizione. La carica di questi giorni, sono certo, ci farà immaginare cose sempre più spettacolari che concretizzeremo grazie al contributo di tutti».