Strage del bus: Arianna viva per miracolo guarda il cielo e pensa a nonna Luisa

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Alfredo Picariello – “Arianna ricorda tutto”, ha detto spesso la mamma Rosalba Lanuto. Ieri, però, ha preferito non parlare ai giornalisti, giusto poche frasi, con le quali ribadisce: “Oggi è stato come ricordare tutto di nuovo. Quella tragedia non ha segnato solo me, ha segnato tutta Pozzuoli”.

Arianna, 18 anni da poco compiuti – sono visibili sul suo volto ancora della cicatrici – è una degli 8 sopravvissuti della strage del bus a Monteforte Irpino del 28 luglio 2013. Aveva 10 anni, quella maledetta sera. “Dormiva prima che il bus finisse giù nella scarpata e si è svegliata con le grida delle persone spaventate. Arianna mi ha detto che la nonna la stringeva al petto e la guardava, senza piangere, tranquillizzandola. Poi ha detto che all’improvviso le sembrava di stare sulle giostre. Credo sia stato l’attimo in cui il pullman è precipitato”.

Fu proprio nonna Luisa a salvarla, a salvare Arianna. La strinse forte al petto. Un anno dopo, quel gesto venne premiato con una medaglia d’oro alla memoria di Luisa, che fu consegnata alla nipote in occasione della Festa dei Nonni dalla Provincia di Napoli.

Ieri Arianna ha simbolicamente inaugurato il “Giardino della Memoria” collocato sotto il ponte dell’autostrada dal quale precipitò il bus. Lo ha fatto pensando a nonna Luisa, la sua “eroina”.