Strage a Berlino, tir si lancia sui Mercatini di Natale

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Police search the surroundings of a truck which run into a crowded Christmas market the evening before and killed several people in Berlin, Germany, early Tuesday, Dec. 20, 2017. (Michael Kappeler/dpa via AP)

Berlino – Un massacro stile Nizza nel cuore di Berlino con almeno 12 morti e una cinquantina di feriti di cui alcuni in fin di vita: in Francia nel giorno simbolico della festa nazionale lo scorso 14 luglio, in Germania in prossimità della ricorrenza del Natale. Lo choc è grande. Per la Germania, se la pista sarà confermata, si tratta del primo attentato terroristico in grande stile con un numero ingente di morti e feriti.

A lungo i network hanno esitato a parlare di attentato terroristico, fino alla fine il ministro degli interni non ha pronunciato la parola attentato. Secondo le ricostruzioni, ancora frammentarie, un tir si è lanciato ieri sera verso le 20.00 a tutta velocità contro uno dei mercatini di Natale più famosi e frequentati di Berlino in piazza Breitscheidplatz, sul Kudamm (Kurfürstendamm), il grande viale della parte ovest della capitale nel distretto di Charlottenburg, dove si trovano i negozi e gli alberghi di lusso e magnete di turisti tutto l’anno. In grande, e con l’aggiunta di molti alberi, è paragonabile a Via del Corso a Roma. Il tir ha falciato il mercatino lungo circa 50, 80 metri travolgendo diversi stand natalizi. Il camion aveva una targa polacca e l’autista riuscito in un primo momento dopo la strage a fuggire. Successivamente, la polizia ha fermato un sospetto che potrebbe essere proprio l’autista. Secondo fonti riprese dalla Welt, il conducente sarebbe un pachistano o ceceno. Secondo un giornale tedesco; si tratterebbe di un afghano.

A tarda sera la polizia ha reso noto che un sospetto è morto, precisando che si trattava di un polacco. Il decesso è avvenuto probabilmente nello schianto del tir. L’autista sarebbe stato invece arrestato. Secondo il Guardian; il tir con targa polacca sarebbe partito dall’Italia e avrebbe dovuto rientrare in Polonia dopo delle consegne a Berlino. In una telefonata il proprietario della ditta di trasporti, ha detto che il conducente era suo cugino e che escludeva categoricamente un suo legame col terrorismo. Affermazione che, se avvalorata, farebbe ritenere che il tir sia stato rubato e si sia trattato di un sequestro di persona. I media tedeschi parlavano alla fine tutti di attentato terroristico e alcuni citavano direttamente l’Isis, ma il ministro degli interni Thomas de Maiziere, si è mostrato prudente e ha parlato di «indicente», o «fatto», di cui va accertata dinamica e movente. Notizie ufficiali, molto scarse, e di testimonianze di gente sul posto si accavallano.

Le immagini che sfilano in tv, e le testimonianze della gente sul posto portano drammaticamente alla memoria quelle della strage di Nizza l’estate scorsa. Gente terrorizzata e disorientata che si aggira non sapendo se fuggire o aiutare. Spiazzati anche i moderatori delle dirette tv, in difficoltà a reperire notizie e intervistare esperti qualificati e a conoscenza dei fatti. Molti parlano di decine di feriti sparsi per terra che vengono assistiti alla meno peggio dai passanti prima dell’intervento dei sanitari. La polizia ha inviato gli abitanti a rimanere a casa: «C’è uno spettacolo terribile sul posto», ha detto un portavoce. Secondo un esperto di terrorismo israeliano intervistato dalla rete Ntv, la targa polacca dimostrerebbe che si tratta di terroristi professionisti: in Polonia infatti sarebbe molto più facile noleggiare un camion che in Germania. Il camion, di colore scuro, proveniva dalla Kantstrasse e dopo essersi lanciato sul mercatino alla sua destra è proseguito in direzione del Tiergarten, il grande parco di Berlino, dove poi è stato raggiunto e arrestato.

Per oggi la polizia ha annunciato una conferenza stampa. In serata assicurava che la situazione era tornata normale e fuori pericolo. Il sindaco-governatore, Michael Müller, si è recato subito sul posto. «È una situazione drammatica ha dichiarato bianco in volto alla tv è uno choc per tutti noi, si sta indagando, è drammatico», ha ripetuto più volte, aggiungendo comunque che la situazione «è sotto controllo». Il ministro della giustizia Heiko Maas ha annunciato via Twitter che le indagini sono state assunte dal capo della procura federale generale, Peter Frank, competente per gli atti di terrorismo. Il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha dichiarato che la cancelliera è in continuo contatto con il ministro degli interni de Maiziere e con il sindaco di Berlino: «piangiamo i morti e speriamo che si possa aiutare i tanti feriti», ha detto. «Sono stato informato subito dopo l’accaduto, sono in continuo contatto con le autorità di sicurezza», ha dichiarato de Maiziere: «i miei pensieri vanno ora ai parenti delle vittime e ai feriti di questo terribile fatto». Il presidente Joachim Gauck ha parlato di «serata terribile per Berlino e il nostro Paese che getta nello sgomento me e tanta gente». Immagini del mercatino con decorazioni natalizie, luci e stand addobbati sfilano su tutti i network tedeschi con la silouette dietro della Gedächtniskirche, la chiesa del ricordo (protestante), dell’Imperatore Guglielmo danneggiata dalle bombe nella seconda guerra mondiale. È il simbolo storico della vecchia Berlino.

Nel dopoguerra fu riparata ma fu volutamente lasciato sulla sommità il segno evidente del passaggio delle bombe: per questo i berlinesi, con la loro celebre umore caustico, l’hanno ribattezzata il dente cariato (fauler Zahn). Oggi vi si trova dentro anche un museo memento per la pace. La Gedächtniskirche è uno dei luoghi deputati del turismo a Berlino. A due passi del Breitscheidplatz si torva anche il Banhhof Zoo. Nell’attentato a Nizza morirono 86 persone. A Berlino, la dinamica si assomiglia, il bilancio dei morti fortunatamente è inferiore. Rivendicazioni, a sera tarda ieri, non erano ancora arrivate.

Fonte: ilmessaggero.it