Stato-Mafia, Mancino: “Del patto non so nulla, ma non lo escludo”

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“Io di quel patto non sapevo nulla, ma non lo escludo”. Così Nicola Mancino in un’intervista rilasciata a Repubblica. L’ex ministro dell’Interno nel 1992, negli anni della trattativa Stato-Mafia, è stato assolto di recente in primo grado. “Sono curioso di leggere le motivazioni per capire su quale base il fatto di cui ero accusato, la falsa testimonianza, è diventato inesistente. Io la mafia l’ho sempre combattuta, la mia era una linea dura: rispettare il 41-bis e infierire contro tutti i capi mafia, corleonesi o no”.

E sul fatto che la trattativa abbia accelerato la morte del giudice Paolo Borsellino, Mancino precisa: “Non lo escludo, ma non ho elementi per dirlo. Se li avessi avuti li avrei comunicati ai Pm”.

L’ex presidente del Senato è sollecitato anche sul coinvolgimento del Ros dei Carabinieri. “Mi sorprende che sia potuto accadere. Il Ros ha combattuto i boss, fecero anche un rapporto sull’interferenza della mafia negli appalti in Sicilia. Quel rapporto fu chiuso proprio nel giorno della morte di Bassolino”.