Avellino – Gli effetti della crisi del comparto metalmeccanico e dell’indotto in Irpinia non accennano a posarsi. Sono ore di apprensione e di ansia anche a Luogosano dove per gli oltre 50 lavoratori della Stamperia Irpina, azienda che opera nell’indotto secondario del gruppo Fiat, arrivano brutte notizie.
L’azienda è destinata inevitabilmente a chiudere i battenti. E’ quanto emerso al termine di un vertice tra azienda e sindacati che si è svolto in Prefettura. Davanti al Palazzo di Governo di Avellino presente anche un presidio degli operai dell’azienda, senza stipendi da 6 mesi. “L’obiettivo è ora recuperare i soldi per le spettanze arretrate ai lavoratori” hanno riferito i rappresentanti dei sindacati al termine del vertice. “Si tratta di un’altra vicenda assurda – aveva affermato pochi giorni fa Giuseppe Zaolino della Fim Cisl – dove la crisi finanziaria ha portato ad un ritardo negli stipendi superiore al semestre”. A nulla sembra essere dunque servito l’accordo sofferto che era stato raggiunto circa 3 settimane fa in Confindustria tra sindacati e proprietà per il rilancio dell’opificio.
Redazione Irpinia
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