Sperone – Appello di Alaia a Sibilia: “Priorità alla questione Osa”

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Sempre alta l’attenzione del primo cittadino di Sperone Salvatore Alaia sulla questione degli operatori socio assistenziali.

È da tempo, infatti, che il sindaco sta seguendo la vicenda degli Osa in servizio presso gli istituti della scuola secondaria superiore della Provincia di Avellino in considerazione della necessità di definire, per questa categoria di lavoratori, un quadro organico di azioni volte possibilmente a stabilizzare il rapporto di lavoro che, ogni anno, a compimento del ciclo delle lezioni, viene interrotto per essere ripreso all’inizio delle attività didattiche.

Già dalla prossima settimana Sibilia dovrebbe avviare una serie di incontri e confronti con i rappresentanti dei vari settori produttivi e servizi nonchè con gli esponenti del mondo della scuola dove gli Osa prestano la loro opera e professione a sostegno delle esigenze dei diversamente abili.

Secondo una stima attendibile sono circa 160 gli Osa impiegati dalla Provincia presso gli istituti di istruzione secondaria e da questo dato si evince non solo la portata della questione che è senza dubbio politica e sociale al tempo stesso, ma la necessità di garantire una continuità del rapporto di lavoro anche per gli anni futuri in considerazione dell’importanza di un servizio strategico per le politiche sociali a servizio della disabilità a cui dev’essere garantita ogni forma di assistenza.

Da qualche tempo la preoccupazione degli stessi operatori è cresciuta in modo esponenziale in relazione alla precarietà del rapporto di lavoro basato su una tipologia contrattuale parametrata all’intera durata del ciclo di lezioni dell’anno scolastico di riferimento e per la quale non si hanno mai precise assicurazioni circa il futuro.

Il primo cittadino di Sperone ha affermato a riguardo: “Nel rispetto dei ruoli e delle competenze, auspico che Sibilia, alla guida della Provincia di Avellino, possa affrontare concretamente anche la questione degli Osa in considerazione della necessità di dimensionare giuridicamente ed economicamente queste figure di grande importanza sotto il profilo socio-assistenziale. Seguo la questione degli Osa non solo perché investe l’impiego professionale di circa 160 soggetti e, quindi di 160 famiglie della nostra Provincia, a cui deve essere garantito il prosieguo delle attività ma soprattutto per chi è il destinatario di questa professionalità, ovvero i diversamente abili, cui dev’essere erogata ogni forma di assistenza affinché, sul piano umano e sociale, siano assicurate tutte quelle forme di intervento per realizzare concretamente un pieno diritto allo studio, nel rispetto della dignità delle persone”.

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