Spending review, De Feo(Uil): “Tagli assurdi, pronti allo sciopero”

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“Salvi i piccoli ospedali, ridotti i posti letto, colpiti i piccoli Tribunali, cancellati gli uffici dei Giudici di Pace, tagliata la Provincia. La nuova geografia giudiziaria, determinata per decreto legislativo in attuazione della delega conferita dal Parlamento, esclude lo stesso da eventuali mediazioni per salvare tribunali di aree disagiate. Come volevasi dimostrare l’allarme lanciato dal Sindacato era fondato. Il Governo procede a colpi di ascia con tagli lineari senza alcuna interlocuzione con le forze politiche che lo sostengono e senza ascoltare il territorio, Circostanza, questa, prevista dalla legge delega”. Così il segretario della Uil Franco De Feo.
“Siamo contro questo provvedimento e riteniamo che la cancellazione dei Tribunali di Ariano e S.Angelo dei Lombardi, come confermata dall’elenco dei plessi giudiziari destinatari del D.L., comporteranno enormi disagi ai cittadini, agli utenti ed agli operatori della Giustizia. Continueremo la nostra battaglia per allargare il sostegno e la solidarietà alle giuste rivendicazioni avanzate nelle scorse settimane. Per quanto riguarda la SANITA’ il taglio dei posti letto, definito dal decreto “spending review” penalizza ulteriormente le Regioni, già in sofferenza con la realizzazione del piano di rientro dal deficit, e determina il drastico abbassamento dei livelli essenziali di assistenza. Come sembra iniquo ed azzardato un ulteriore taglio alla farmaceutica, visti i ticket che i nostri cittadini sono costretti a pagare da anni. Assurda penalizzazione dei lavoratori del pubblico impiego, comparto già gravato dal blocco del turn over per legge e delle retribuzioni a causa del mancato rinnovo dei contratti nazionali e della contrattazione di 2° livello. In assenza di orientamenti ed impegni precisi e risorse certe per la crescita e lo sviluppo ci sembra quanto mai utile rilanciare ipotesi che prevedono una grande mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini con la proclamazione dello sciopero generale.”

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