Spallata al precariato, il Governo annuncia oltre 4mila assunzioni

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Apprezzabili novità sul fronte lavoro. Novità che arrivano direttamente dal Consiglio dei Ministri e che riguarderanno il settore ricerca. Nel mirino, infatti, proprio la lotta al precariato negli enti di questo importante comparto ed in particolare quelle amministrazioni sottoposte al vincolo del blocco delle assunzioni. Ad informare sui provvedimenti in fieri, il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella P.A., Luigi Nicolais, che ha spiegato come l’operazione si ponga l’obiettivo di salvaguardare le esigenze di gestione degli enti implicati secondo i crismi individuati dal legislatore, anche attraverso l’autorizzazione di nuove assunzione, e tamponare al contempo l’esigenza occupazionale con l’offerta di un impiego per i vincitori di concorso in attesa di immissione lavorativa. Un duplice risultato, strutturato su una proposta congiunta del Ministero guidato da Nicolais e del Ministero dell’Economia e Finanze, per il quale i numeri parlano chiaro. Saranno infatti 4.497 gli assunti, suddivisi in 2.135 nuovi, vincitori di concorsi pubblici, e 2.362 provenienti dall’ambito delle progressioni verticali, relativo alle promozioni di personale già interno alle amministrazioni. Una seconda operazione, inoltre, riguarderà la stabilizzazione e l’incremento occupazionale in seno agli enti di Ricerca. In questo caso saranno poco più di 800 le nuove mansioni da designare. Per quanto riguarda la tempistica, già dagli inizi di dicembre si potrà procedere con le assunzioni. Interessante infine l’aspetto economico che vede in primo piano la Legge Finanziaria 2007, nella quale il finanziamento della manovra è indicato in un’apposita voce. Saranno oltre 80 i milioni di euro necessari per il primo provvedimento, mentre il limite di spesa, con cadenza annuale, per il potenziamento dell’infrastruttura di ricerca nazionale è fissato su un fondo di circa 30 milioni. E proprio in riferimento all’aspetto finanziario, il Ministro Nicolais ha sottolineato l’esigenza, in sede programmatica, di rispettare quei vincoli dettati dalla ristrettezza di risorse economiche destinabili.

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