Un 37enne tossicodipendente di Avellino è stato rinvenuto privo di vita nella sua abitazione in Via Roma. L’uomo, che da qualche tempo aveva anche problemi legati all’uso eccessivo di alcool, sarebbe deceduto, secondo una prima ispezione cadaverica, la scorsa notte. All’arrivo dei soccorritori del “118”, allertati da alcuni parenti preoccupati di non aver visto né sentito il loro congiunto, il volto del 37enne era cianotico e, purtroppo, non sono valsi a nulla i tentativi di rianimarlo: la tragedia si era già consumata. Sul posto si sono portati gli inquirenti che hanno proceduto, come prassi, ai rilevamenti del caso. Da un primo sopralluogo, non sarebbero state rinvenute né siringhe né tracce di sostanze stupefacenti. Dal primo esame esterno del corpo non è stato possibile stabilire con esattezza la causa del decesso: non sarebbe, infatti, esclusa alcuna ipotesi. Tra le tante anche quella relativa ad un’overdose da cocktail di sostanze psicotropiche e di alcool. Se l’indagine dovesse avvalorare il sospetto di morte da overdose, salirebbe a sette il numero dei decessi avvenuti dall’inizio del 2005 ad oggi. La prima vita stroncata da una superdose di droga risale al 5 febbraio a Montefredane dove a perdere la vita è stato Alfredo T. 37enne di Atripalda. La seconda si è avuta, a distanza di 29 giorni, a San Michele di Serino: Giuseppe S. 40enne è stato rinvenuto cadavere dai soccorritori nella sua abitazione. Il terzo caso, invece, è datato 5 aprile: Vincenzo D.Z, 38enne disoccupato originario di Avellino, si era recato nella struttura “Don Tonino Bello” di Via Morelli e Silvati per mangiare un pasto caldo, quando improvvisamente si è sentito male e si accasciato in fin di vita sul pavimento. Il quarto decesso per overdose è avvenuto il primo giugno a Bonito: a perdere la vita Alessio D.A., 32enne figlio dell’ex sindaco del paese ed operaio in una ditta di assemblaggio meccanico, rinvenuto cadavere sul letto della sua abitazione. Il quinto invece è del 31 ottobre ad Aiello del Sabato: Antonio P., un 40enne pregiudicato e divorziato da alcuni mesi, è stato rinvenuto cadavere nel bagno della sua abitazione con la siringa abbandonata sul pavimento. La penultima tragedia, invece, risale al 14 novembre con la scomparsa di Maurizio S.: il 38enne pregiudicato e con problemi di tossicodipendenza, era ritornato da due giorni in città dopo aver ottenuto un permesso dal direttore della Casa Circondariale di Sulmona. E’ stato ritrovato dal fratello: era riverso sul pavimento, tra la rampa delle scale ed il sottoscala del portone dell’edificio nel popoloso quartiere di Rione Valle, senza vita e con la siringa distante pochi centimetri, probabilmente utilizzata per iniettarsi nelle vene la dose fatale. (di Emiliana Bolino)
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