Al cinema Fierro di Montella il candidato di Fratelli d’Italia An, Orazio Sorece, ha chiuso la campagna elettorale in Alta Irpinia. Di fronte ad una folta platea Sorece ha riassunto i temi affrontati nel corso del suo tour elettorale rilanciando nuove proposte di sviluppo per l’Alta Irpinia.
«Molti di voi mi hanno raccontato le difficoltà degli ultimi anni legate ad una produzione agricola in forte difficoltà dopo l’attacco del cinipide alle vostre castagne. L’ultima produzione con meno novantacinque per cento rappresenta una vera mazzata per l’economia del settore.
Dal più grande al più piccolo tutti ne stanno soffrendo, l’altro ieri una signora mi diceva che soli pochi anni fa il lavoro stagionale legato alle castagne le consentiva di lavorare per alcuni mesi mentre oggi a stento è impiegata per un mese. La Regione ha cercato di arginare il problema con idonee contromisure ma si deve fare di più se vogliamo salvare il comparto. Secondo le stime, – continua Sorece – tra pochi anni i livelli produttivi aumenteranno e a quel punto non dovremmo presentarci impreparati.
Il mio timore è legato alla presenza sul mercato italiano delle castagne che vengono da fuori, dobbiamo evitare che soppiantino le nostre e per farlo dobbiamo preservare la qualità che continuiamo ad avere anche se i raccolti sono quantitativamente inferiori.
Siamo all’interno del parco dei monti Picentini, nel cuore del serbatoi idrico più grande del sud Italia, terre di infinita bellezza da promuovere per sviluppare un turismo vero. Penso a percorsi guidati lungo la via dei corsi d’acqua del Sele, del Calore e degli altri fiumi irpini.
Qui c’è storia millenaria e noi non la valutiamo anzi ce ne dimentichiamo. Sono stato in visita al Convento del Monte, una struttura bellissima che però nonostante la ristrutturazione è chiusa. Potrei farvi tanti altri esempi di complessi monumentali sparsi per la provincia che a volte noi stessi non conosciamo. La mia idea di turismo – conclude il candidato di Fratelli d’Italia An – è pensata in canoni moderni: promozione e collegamento tra tutti i paesi della provincia, che compatti devono presentare dei percorsi di interesse all’interno dei loro territori».
A tutti gli irpini chiedo uno scatto d’orgoglio per riprenderci la nostra terra e dare una possibilità nuova ai nostri figli che sono costretti ad emigrare: no all’Imu agricola, terreni demaniali in concessione gratuita ai giovani, no all’eolico selvaggio, no alle estrazioni petrolifere, valorizzazione del made in Irpinia, ammodernamento tecnologico e strutturale di tutti i paesi della provincia».