Scongiurato, per ora, un ulteriore caso De Luca per quanto riguarda le Amministrative 2016. Gli “impresentabili” sarebbero una quindicina ma con le verifiche dell’ultima ora potrebbero fare salire a venti.
Il numero è ancora oscillante perché la commissione parlamentare Antimafia solo stamane darà il verdetto definitivo, dopo avere esaminato gli oltre 3.000 candidati nei 13 Comuni a rischio cosche.
Sotto osservazione in Campania Battipaglia, Trentola Ducenta e Villa di Briano in Campania.
I Prefetti si sono mossi con efficacia: il prefetto De Felice, ad esempio, ha tolto dalle liste 19 persone nel casertano che avevano fatto dichiarazioni mendaci sia sulla loro compatibilità con la legge Severino che sui carichi pendenti. Nella Capitale ci sarebbero due nomi in due liste di rinviati a giudizio da altre Procure che rischiano peraltro una condanna per falsa auto certificazione.
“Ci vogliono banche dati e la possibilità di verifiche, codici etici stringenti”, rimarcano tanto Franco Mirabelli del Pd che Luigi Gaetti dei 5Stelle, entrambi nell’ufficio di presidenza dell’Antimafia in Parlamento. L’allarme di Bindi risuonerà di nuovo oggi in commissione: “Gli enti locali sono la principale porta d’ingresso per i clan nella gestione delle risorse pubbliche, mettendo le mani sugli appalti”.