Solofrana: ‘Pressing’ sull’Arpac per la relazione sul torrente

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Montoro Inferiore – Riaperta dal consigliere delegato all’ambiente, Michele Capuano, la vicenda riguardante la bonifica delle aree agricole colpite dallo straripamento del torrente Solofrana nel settembre scorso. Secondo il consigliere i terreni risultano inquinati ma bisogna attendere la relazione dell’Arpac “per dare il via alle azioni di tutela della salute dei cittadini”. L’amministrazione comunale è in attesa da quattro mesi di conoscere la relazione dell’agenzia regionale per l’ambiente ma forse dovrà ancora attendere visto il problema rifiuti e la ricerca delle discariche. “C’è però la necessità di porre fine all’attesa dei nostri cittadini – precisa Capuano – perché è prossima la ripresa dell’attività di coltivazione dei terreni agricoli e non possiamo rischiare di far finire sulle tavole cibi intrisi di cromo ed altre sostanze nocive”. In via ufficiosa il consigliere è venuto a conoscenza, dai funzionari Arpac, che “le analisi hanno evidenziato la presenza, oltre i limiti consentiti, di sostanze pericolose. Da aggiungere pure che dalle analisi verrebbe fuori la presenza di metalli non correlati all’attività conciaria”. Subito dopo l’esondazione della Solofrana, l’amministrazione guidata da Carratù, incaricò l’Arpac a fare dei rilievi in diverse zone del territorio montorese: allo svincolo della superstrada Av – Sa, ai confini delle due Montoro e alla frazione Figlioli. Attuati pure dei prelievi su terreni non raggiunti dal fango. Se i dati ufficiali dell’Arpac saranno preoccupanti, l’amministrazione comunale potrebbe approvare delle misure cautelative con il divieto delle coltivazioni, chiamando in causa l’Asl ed un gruppo di agronomi. Capuano ha chiesto all’Arpac di abbreviare i tempi “per poter chiudere il caso nella prossima settimana”.

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