Solofra – “La comunità solofrana si stringe attorno ai familiari di Raffaele”. Con queste parole Monsignor Michele Alfano ha iniziato la cerimonia funebre nella gremita Collegiata S. Michele. Facciamo un passo indietro. Giovedì mattina Raffaele Maffei era a Pratola Serra in un cantiere per la realizzazione di un edificio privato. Durante l’esecuzione del solaio, il tubo, dal quale veniva colato il cemento, ha urtato i cavi dell’alta tensione. L’ operaio, che stava provvedendo alla colata, è rimasto folgorato da una scarica di 20mila volt. A nulla sono valsi i soccorsi. Il quarantaquattrenne ha lasciato la moglie Rosa e i figli : Maria Michela, Carmen ed Uriele. Dopo l’esame autoptico, tenutosi all’ospedale Moscati, la salma di Raffaele Maffei, è stata restituita alla famiglia raccolta in preghiera. Questa mattina Monsignor Alfano presso la cappella dell’ ospedale avellinese ha benedetto la spoglia che è stata trasportata a Solofra. Per volontà dei familiari la salma è passata davanti al numero civico 46, della frazione di S. Andrea, la sua abitazione, e da qui per il centro di Solofra prima di arrivare in Collegiata. Ad attendere il feretro tanta gente che ha sfidato il freddo pungente pur di porgere l’ultimo saluto ad uomo buono e disponibile. Familiari, amici, colleghi di lavoro, gente comune, il sindaco Guarino con l’amministrazione comunale, i sindacati locali. Raffaele aveva molti amici, già da giovane lavorava presso i cantieri edili e presso un’azienda conciaria dove si occupava di rasatura delle pelli. Alla cerimonia hanno preso parte anche gli studenti e gli insegnanti della classe quinta, frequentata dalla secondogenita Carmen, dell’ istituto d’ arte “De Luca” di Avellino con lo stendardo. Presenti pure i compagni di scuola del Circolo Didattico Fratta per il piccolo Uriele. In chiesa la rabbia dei presenti è stata sopraffatta dalla commozione. Solofra ha perso un suo figlio, dedito alla famiglia ed al lavoro. Febbraio si sta mostrando un mese terribile per la cittadina conciaria: lo scorso anno venne uccisa la giovane Antonella Russo e quest’anno la morte di Raffaele Maffei. (di Dante Grimaldi)
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