Solofra, quattro reti in amichevole: dai baby segnali incoraggianti

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Gerardo Carullo, classe ’91, avellinese e figlio d’arte: per il tecnico dei conciari è già la più bella realtà di questo inizio di preparazione e, viste anche le regole sugli under, ha grandi chance di partire titolare. Quattro reti in amichevole, una squadra in gran spolvero con ampi margini di miglioramento, un gruppo che giorno dopo giorno cresce in qualità e motivazioni, plasmato dalle sapienti mani del tecnico Francesco Santosuosso e del preparatore Renato Pericolo. E’ il nuovo Solofra, affidato per il secondo anno consecutivo alla guida dell’allenatore ex Pietrastornina, giovane e ambizioso, desideroso quest’anno di riportare in Eccellenza i conciari dopo il terzo posto dello scorso anno. I gialloblù hanno affrontato ieri al Laceno la seconda amichevole precampionato, la prima da quando è iniziato il ritiro sulle montagne irpine. Quattro le reti realizzate dal Solofra nel test contro una rappresentativa locale, una sgambatura utile a cominciare ad assimilare il lavoro e gli schemi di Santosuosso, che pare avere davvero le idee chiare ma soprattutto l’imbarazzo della scelta in tutti e tre i reparti. Se in porta la certezza si chiama Ciccarelli, ex Hirpinia, estroso, affidabile, reduce da una stagione brillante con sole dieci reti subite, tra difesa, centrocampo e attacco Santosuosso avrà di che lavorare. In senso buono. Ovvero non sarà facile decidere di volta in volta chi far giocare fra un gruppo di uomini che oggi ha le stesse medesime chance di scendere in campo. Ma si sa questi sono i problemi che ogni allenatore sogna di avere. Sono soprattutto i giovani, gli under (si dovrà schierare obbligatoriamente un ’88, un ’89 e un ’90) che in questa prima fase stanno convincendo alla grande il trainer gialloblù. Accanto infatti alla vecchia guardia e ai nuovi arrivati targati Hirpinia (sono ben otto, reduci da una cavalcata trionfale), i fuori quota a disposizione del Solofra stanno davvero facendo bene. In primis la più bella realtà si chiama Gerardo Carullo. Alla seconda amichevole nella quale Santosuosso gli concede ampio spazio, il centrocampista avellinese classe ’91, figlio d’arte, figlio dell’attuale direttore sportivo ed ex allenatore dei conciari in D e in Eccellenza Rolando Carullo ha mostrato personalità, fisico, carattere. E’ un combattente di centrocampo e Santosuosso è convinto sulle sue chance di miglioramento. E poi dietro la sapiente guida del padre, prima allenatore con esperienza su tante panchine irpine e non solo, oggi abile dirigente, talent scout e uomo mercato, Gerardo può solo crescere. Vuole lanciarlo nella mischia Santosuosso, questo si capisce bene. Ma non c’è solo lui tra gli under. Allo stesso modo ha ampie chance di giocare in un ipotetico 4-3-3, come esterno sinistro di difesa, l’ex Nocerina Di Foggia. Nel caso di Puzella, classe 89, e di Giannino, classe 88, non si può certo invece parlare di fuori quota, nel senso che sono talmente bravi e già inseriti nei meccanismi che difficilmente restanno fuori anche se sono under. Gran fisico il primo, veloce, classico esterno offensivo, capace di realizzare dieci reti lo scorso anno con l’Eclanese, l’ex Benevento Puzella può sia giostrare nella zona mediana occupando la corsia di destra sia partire da dietro, come immagina Santosuosso, da vero e proprio fluidificante alla Cafu. Giannino è invece l’88 che quasi certamente andrà a costituire il baluardo centrale al fianco di Mauro Cerbone, anche lui ex Hirpinia, davanti a Ciccarelli, senza dimenticare che la difesa può ancora contare su elementi come D’Amico, impossibile pensare che l’ex Ippogrifo stia fuori, anzi probabile che possa indossare anche la fascia di capitano visti i suoi trascorsi in gialloblù, e ancora come il roccioso Dario Della Rocca oppure come il solofrano doc De Piano o ancora come Salvatore Benedetto, anche lui ex Hirpinia. Dalla difesa al centrocampo, si va di bene in meglio: l’amichevole ha riproposto la coppia di baluardi centrali della zona mediana che garantiscono qualità e quantità. Ovvero il riconfermatissimo ex Baronissi e Baiano, Antonio Meriano, e Liguoro, protagonista anche con lui con l’Hirpinia lo scorso anno. Se Santosuosso dovesse davvero optare per un centrocampo a tre allora il posto di under in questo momento se lo contenderebbero in due anche se è presto per dirlo. Ed è bello sapere che si tratta di due avellinesi. Gerardo Carullo, già citato, che cresce giorno dopo giorno, e Magliaro, irpino di San Potito, un’altra bella realtà per questo Solofra perfetto mix di giovani e giocatori esperti. Anche il centrocampo possiede ricambi di qualità: Antonio Pisaturo, un lungo passato in D tra Potenza, L’Aquila ed Ariano, se in forma sempre un lusso per questi campionati, e ancora l’ultimo arrivato Giuseppe Sansone, uomo di grande quantità e duttillità. Infine, non meno degli altri, scalpita per un posto da titolare Nisivoccia. L’ex Ariano Montella potrebbe essere una delle sorprese della prossima stagione. Infine l’attacco. E qui vengono le note liete. Fin ora non si è visto il re dei bomber, il goleador Fabio Scippa. L’ariete napoletano ex Sant’Anastasia però è solo a riposo per un problema muscolare. Lo vedremo presto. La promozione in Eccellenza passa per i suoi piedi, passa per i suoi gol. Con lui potrebbero fare benissimo in un tridente tutta velocità e tecnica Durante Rima, che già si intende a meraviglia con Scippa essendo stato il suo partner offensivo nella trionfale cavalcata dell’Hirpinia dello scorso anno e ancora il talentuoso De Blasio, tecnica e gol a disposizione di Santosuosso. Senza dimenticare Langella, proveniente dalla Nocerina e il solofrano Vicky Parmigiano. Insomma cinque uomini di grande affidamento. Il mercato con l’innesto di Sansone è chiuso. Santosuosso ora pensa solo al lavoro e ai prossimi impegni. La stagione diventa via via sempre più “calda”. Dicevamo dei quattro gol realizzati nell’amichevole di ieri: li hanno firmati D’Amico, Langella (primo tempo), De Piano e Puzella (nella ripresa). Per la cronaca la gara è finita 4-1 per il Solofra. Ma il calendario delle partite si farà presto più interessante con test decisamente più impegnativi che a partire da domenica diranno la verità sul valore di questo Solofra. Poi ci sarà la Coppa Italia e infine il campionato. Non c’è tempo di fermarsi, il Solofra deve già cominciare a correre. Verso l’Eccellenza naturalmente.

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