Solofra – Buona parte degli amici dell’ ex sindaco Aniello De Chiara sono intervenuti presso la biblioteca comunale dove si è tenuta la presentazione dell’Associazione ‘A. De Chiara’. Presenti il dott. Bubani, il vice sindaco di Serino, Raffaele Ingino, Marco Alaya, Franco Ferri, il sindaco di Solofra, Antonio Guarino, il vice Michele Vignola e tanti amici storici che hanno condiviso battaglie con De Chiara nel Psi. E’ risaltata l’assenza di Raffaele Giannattasio vice sindaco all’epoca di De Chiara e di altri amici. E’ toccato alla figlia Maria presentare il fine dell’associazione. “Intendiamo ricostruire tutta la storia politica e umana di mio padre. Continueremo nell’assegnazione delle borse di studio intitolate a De Chiara. Non si tratta di un’associazione politica. Chi aderirà dovrà sposare le idee di mio padre. E’ un progetto – continua la figlia – che ci espone ma lo facciamo con entusiasmo, perché vogliamo mettere alla luce tutto l’operato di Aniello De Chiara e lavorare per Solofra imitando il suo operato. E’ stato dimenticato anche in ambiente regionale, non so il perché, purtroppo è la realtà. Papà aveva fatto tanti progetti che altri hanno portato a termine senza menzionarlo. Iscrivendosi all’associazione si aderisce alla passione di De Chiara per il suo territorio”. Poi l’ ex assessore Agata Tarantino ricorda la figura dell’ex sindaco e sull’associazione: “E’ nata per rendere onore alla sua memoria, quella di un uomo impegnato in politica sacrificando la famiglia. Chi ha una coscienza è rimasto segnato dalla drammaticità dell’atto di De Chiara”. Quindi precisa che bisogna conoscere una verità sul gesto del sindaco a costo di ricorrere ad una raccolta di firme. “Solo cosi arriveremo alla verità che non è stata mai cercata fino in fondo”. Per Guarino, l’amministrazione sarà a disposizione dell’associazione e a favore di quelle iniziative “rivolte ad un uomo che merita l’affetto di questa comunità”. Marco Alaya ha sottolineato la solidarietà insita in De Chiara al di là dei colori partitici. “De Chiara poteva essere un punto di riferimento in questa società grazie ai suoi valori, perché viveva tra la gente. Il non superare il vuoto lasciato da una persona significa che non c’è nessuno capace di sostituirlo”. Poi hanno parlato le amiche di partito che hanno chiesto alla figlia Maria “di essere parte attiva della politica locale per portare a termine il progetto di tuo padre per l’Irpinia”. (di Dante Grimaldi)
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