Solofra – I lavoratori della “Cartsten’s” incrociano le braccia

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Solofra – Continua lo sciopero ad oltranza degli operai dell’opificio “Cartsten’s” di Solofra. Al centro della vertenza due importanti e fondamentali argomenti: il futuro occupazionale e l’erogazione degli stipendi. La ditta già lo scorso anno ridusse le centocinquanta unità lavorative a seguito del licenziamento di sessantadue maestranze: un atto che fece scoppiare il ‘caso Cartsten’s’. Oggi, a distanza di mesi la controversia sembra inasprirsi: i vertici della conceria infatti sembrerebbero intenzionati a ‘sfoltire’ nuovamente l’organico. A rischio ci sarebbe il futuro lavorativo di ben quaranta unità destinate, secondo i progetti aziendali, alla mobilità e riducendo il personale a 48 unità. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso – spiega il segretario locale della Femca – Cisl Giovanni Espositonon è stata l’ipotesi di messa in mobilità ma il mancato pagamento delle spettanze arretrate. Gli stipendi insomma non vengono versati come da contratto ed in tutta risposta i lavoratori hanno ritenuto necessario incrociare le braccia innescando così lo sciopero. Uno stato di agitazione che continua 24 ore su 24 con la partecipazione di tutte le maestranze in picchetto davanti ai cancelli della Cartsten’s”. Il responsabile dell’opificio aveva, secondo quanto dichiarato dalle Organizzazioni Sindacali di categoria, assicurato che avrebbe versato gli arretrati entro venerdì scorso. “Una promessa non mantenuta come – prosegue Giovanni Espositoattesta il fax inviato al Sindacato con il quale ha comunicato che non avrebbe pagato gli stipendi. Da qui lo sciopero degli operai e l’ostinazione da parte delle Organizzazioni Sindacali a chiudere ogni tipo di rapporto e soprattutto a non essere disponibili a trattare con l’operatore conciario in merito alla vicenda del licenziamento di ulteriori unità lavorative. Tra l’altro – sottolinea l’esponente della Femca-Cisl – abbiamo già invitato la ditta ad evitare lo scioglimento dei contratti applicando, in alternativa, degli ammortizzatori sociali tra i quali ad esempio la Cassa Integrazione Straordinaria”. Intanto, gli operai fanno sapere che continueranno lo sciopero che si protrarrà fino a quando non riceveranno le spettanze dovute e non avranno rassicurazioni sul ripensamento della “Cartsten’s” sui nuovi licenziamenti. (di Dante Grimaldi)

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