Solofra, emergenza acqua e Distretto: situazione in empasse

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Solofra – L’emergenza tetracloroetilene rischia di paralizzare l’attività nel distretto della concia a Solofra: si fa sempre più in salita la strada verso la riapertura dei pozzi ad uso industriale e, contestualmente, il compimento di un piano di caratterizzazione e quindi di bonifica degli stessi.
Secondo quanto emerso dal nuovo tavolo convocato stamane a Palazzo Orsini, al quale hanno preso parte imprenditori, associazioni datoriali e degli industriali, la Cogei – l’Ente che gestisce l’impianto di depurazione di via Carpisano – avrebbe frenato sulla reale capacità dell’impianto di ricevere e trattare le acque ‘contaminate’, fattore quest’ultimo che farebbe crollare in parte o del tutto l’architettura dell’ordinanza di revoca del divieto di utilizzo dell’acqua dei pozzi idrici industriali.
Inoltre, dal punto di vista strettamente legale, il Distretto aspetta di sapere se il Ministero dell’Ambiente vorrà pronunciarsi o meno sulla natura delle acque ‘contaminate’, ovvero se siano esse reflui o rifiuti.
L’ipotesi che pare stia avanzando è quella di un’azione unica e sinergica tra i vari attori della vicenda finalizzata alla messa in rete e all’utilizzo dei pozzi ‘buoni’ in via emergenziale per poi provvedere alla stesura di un accordo di programma con la Regione Campania che preveda un unico progetto di captazione, distribuzione, depurazione e riciclo delle acque in capo ai privati.
Non è esclusa, ad oggi, la richiesta di stato d’emergenza alla Protezione Civile.
(@antopirolo)

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