Solofra, D’Urso: “Solofrani sedotti e abbandonati da Vignola”

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Solofra – “Contro Vignola e la “buona scuola” occupare tutto, occupare ora! Al sindaco Michele Vignola dobbiamo riconoscere la capacità di tenere in scacco la sua maggioranza e la città attraverso la logica, tutta democristiana, della promessa continua. Lo ha fatto rispetto all’emergenza legata al tetracloroetilene ventilando tavoli di discussione, incontri, interventi che ad un anno di distanza non hanno prodotto nulla di concreto. Ed ancora continua a dire alla città “abbiate fiducia, non vi deluderemo”. Così in una nota il consigliere di opposizione a Solofra Antonello D’Urso.

D’Urso continua: “Insomma lo “stai sereno” renziano in salsa solofrana. Anche sul progetto della Scorza ha chiesto ancora una volta fiducia. Si sta intervenendo in un’area verde a ridosso del parco dei monti Picentini e come primo passo della realizzazione degli interventi è stata fatta una bella colata di cemento. Cemento che probabilmente sarà ricoperto con altri materiali per donare un aspetto più rustico ma che resta lì. Il sindaco prova a rassicurare: “Non vi deluderemo”. In realtà caro sindaco hai già deluso la città e chi oltre due anni fa ti ha dato fiducia. Hai deluso i tuoi stessi amministratori perdendo pezzi della maggioranza che era venuta fuori dalla consultazione elettorale. I Solofrani sono stati sedotti nell’ultima campagna elettorale dall’annuncio di innovazione della politica certificata. Poi però, presa la guida del palazzo, Vignola si è comportato da equilibrista consumato, capace soltanto di galleggiare nell’area delle promesse. Purtroppo per lui, più passano i mesi e più i Solofrani diventano consapevoli che il Sindaco è incapace di immaginare il paese del domani. Piace o no chi lo ha preceduto queste visioni almeno c’è l’aveva, Vignola No, perpetua soltanto l’idea del contro, in particolare contro il passato, ma è impreparato a indicare il futuro. E’ chiaro ed evidente che da molto Vignola ha smarrito, lungo la strada parecchie tra le simpatie delle origini. E non soltanto nelle scuole, imprenditori, classe operaia, sindacale, associazioni. In meno di due anni l’unanimismo si è inesorabilmente diradato. Il Sindaco Vignola, da includente si è fatto escludendo, decide tutto da solo, al punto che persino “il giglio magico” il gruppo di fedelissimi del Sindaco, è ormai una ridotta adunata in un giglietto minimo, sia in amministrazione che tra gli iscritti del PD cittadino. A farne le spese è la città ed i cittadini che pagano sulla loro pelle questo corto circuito istituzionale. Questa perenne crisi di maggioranza che ci si sforza di tenere sotto-traccia per dare una immagine, fallace, dell’amministrazione del fare. E’ un’analisi per certi versi persino più leggera rispetto al grido di dolore lanciato dai primi petali usciti allo scoperto. Questa città non si governa a colpi di manifestazioni e di tagli di nastri ma immaginando prospettive di crescita che partano dallo sviluppo di servizi al territorio. L’ambiente è una infrastruttura necessaria che per troppo tempo è stata trascurata. I fatti degli ultimi mesi ne sono la prova più evidente. Allo stesso modo però testimoniano come a prescindere di un “movimentismo” di facciata questa amministrazione non ha la benché minima idea di cosa fare di questa città”

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