Solofra – Resta ancora uno dei tanti gialli irrisolti quello del suicidio dell’ ex sindaco di Solofra: Aniello De Chiara. “Istigazione al suicidio” e la pratica De Chiara è ancora avvolta nel mistero. L’ ex sindaco si lanciò nel vuoto dal balcone della sua casa nel pomeriggio del 19 marzo 2001. Il motivo di quel gesto rimane ancora sconosciuto e alla fine nulla è affiorato da quel maledetto pomeriggio. De Chiara, neurochirurgo, era molto vicino alla gente e alle problematiche giovanili. Sua fu la proposta regionale del 9 ottobre 1987, quando era consigliere socialista nel parlamentino regionale campano, “Interventi a sostegno della condizione giovanile in Campania”. Nell’ art. 2 era presente il succo della proposta “Sono da considerare a rischio di emarginazione i giovani in difficoltà per problemi socio – familiari, esclusi dal normale circuito scolastico, o tossicodipendenti nonché giovani ricadenti nell’ area penale”. In pratica De Chiara in via sperimentale propose l’ inserimento “lavorativo di giovani a rischio, di età compresa tra i 15 ed i 20 anni”. A sette anni dalla scomparsa i figli, con gli amici di tante avventure politiche del padre, hanno creato l’Associazione “A. De Chiara” per ricostruire la sua storia politica ed umana, oltre che a continuare con l’ assegnazione delle borse di studio a lui intitolate. (di Dante Grimaldi)
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