Solofra, DCA: verso l’ospedalizzazione notturna

Solofra – E’ stata presentata questa mattina a Palazzo Orsini la proposta, già avallata dal Consiglio Provinciale di Avellino, per il potenziamento del servizio, già attivo nei locali dell’ex ospedale Landolfi, destinato alla cura dei pazienti affetti da Dca (disturbo del comportamento alimentare).
Si punta a fare in modo di arrivare all’ospedalizzazione notturna dei pazienti (allo stato il centro attivo a Solofra copre la fascia oraria 9-17). Il consigliere provinciale Salvatore Biazzo, promotore dell’odg approvato con voto unanime in data 23 luglio dalla Provincia, ha spiegato: “La Regione Campania un milione e duecentomila euro per la cura dei pazienti affetti da Dca che sono costretti a curarsi fuori regione ma non riesce a destinare trecentomila euro alla struttura di Solofra che già esiste e che svolge un lavoro egregio per metterla in condizione di potenziare il servizio offerto ai pazienti. Queste sono le vere storture del sistema sanitario in Campania”.
Il commissario straordinario dell’Asl Sergio Florio dal canto suo: “L’ordine del giorno approvato dal Consiglio Provinciale deve rappresentare per l’Asl uno stimolo ulteriore ad organizzare sempre maggiori iniziative ed investimenti per potenziare e migliorare quello che già c’è”. Il consigliere provinciale Pio Gagliardi ha rilanciato: “La strada maestra è quella di offrire un servizio sempre più efficiente ed efficace. L’ordine del giorno proposto dal consigliere Biazzo getta le basi per fare in modo che Solofra si doti di un ulteriore centro di eccellenza. E l’eccellenza non deve mai temere tagli”. Ed infine il primo cittadino Antonio Guarino: “Il fatto che oggi noi siamo qui a ragionare di questo progetto dimostra la grande vitalità che contraddistingue l’ospedale di Solofra e dimostra l’apertura a prefigurarci il nuovo, a prefigurarci il futuro”. E rispetto alla polemica che lo aveva visto contrapposto all’onorevole Giuseppe De Mita rispetto all’ospedale “Landolfi”: “Si tratta di una polemica chiusa. Ed è chiusa perché conosco la grande professionalità con la quale gli operatori stanno portando avanti il piano di rientro che tocca il sistema sanitario in Campania ed in provincia di Avellino”.