Un Consiglio comunale all’insegna della Deas. Era per l’approvazione dello Statuto della nuova società che avrebbe dovuto riunirsi l’assise. Ma a sorpresa la maggioranza guariniana ha eliminato l’argomento tra quelli previsti all’ordine del giorno. Decisione che ha destato non poca meraviglia e che fa supporre l’apertura di nuovi spiragli sul caso. “Sono intenzionato a guidare al meglio il percorso della Deas– spiega il primo cittadino Antonio Guarino – Con la speranza che la società non segua la stessa sorte della Convenzione. Questa, infatti, non si è rivelata adeguata, anche a causa della mancanza di fondi. Ma non si può pretendere che a pagare siano sempre i soliti, cioè gli operatori conciari. Perché, mi chiedo, gli unici a pagare lo scotto della depurazione in Campania dobbiamo essere noi e non gli altri enti?”. Un chiaro riferimento, poi, al gen. Jucci: “Il commissariamento risulta poco positivo – continua Guarino – in considerazione del fatto che il Commissario agisce in maniera decisionista. Allora resta solo la Deas: è un percorso obbligatorio e chi afferma il contrario si sbaglia di grosso. Bisogna riconoscere l’obbligo di realizzare la società nell’ambito della legislazione ordinaria. Ci stiamo attivando in questa direzione e stiamo pianificando numerosi incontri per testare delle possibilità di sintesi”. E’ un Guarino un po’ enigmatico ma chiaro nel far capire che a breve ci saranno non pochi sviluppi. Il rappresentante del Cna solofrano, Luciano Guarino fa sapere di essere d’accordo sull’approvazione dello statuto della Deas ma a patto che questa ricada nella competenza dell’Ato 1 e non nel 3, cioè quello Sarnese – Vesuviano dove pare sia già pronta la Gori ad accaparrarsi la gestione della depurazione dell’Alto Sarno.
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