Ormai non è più una sorpresa, ma una certezza di questo Avellino che deve risalire la china. Ciro Sirignano contro l’Albinoleffe giocherà la sua terza gara da titolare. Il jolly nolano nonostante i soli 22 anni sta dimostrando tutto il proprio valore in cadetteria. Le prestazioni offerte fino a questo momento hanno stupito i più, ma le qualità di un ragazzo che fa del suo credo il lavoro non sono mai state messe in discussione. Chi l’ha visto crescere l’applaude e ne esalta le qualità. Ritenendo il ragazzo arrivato sette stagioni fa dal Roccarainola un grosso patrimonio per il sodalizio irpino. Da Francesco Maglione che l’ha voluto a Giugliano e poi riportato all’ombra del Partenio, a Enzo De Vito che l’ha ‘adottato’ e visto crescere fino ad arrivare a Francesco Dellisanti ‘vecchio volpone’ della C, che nel recente passato ha avuto modo di allenarlo. “Ciro ha margini di miglioramento davvero eccezionali.– afferma l’avvocato Maglione, attualmente al Benevento- In questi due anni è cresciuto tantissimo, ha acquisito una personalità insolita per la sua età. Diventerà un grande”. Ne tesse le lodi, il vecchio uomo mercato del sodalizio biancoverde: “Conosco le qualità del ragazzo con grande impegno e con l’immenso spirito di sacrificio che l’ha sempre contraddistinto, sta riuscendo a ritagliarsi il proprio spazio in cadetteria”. Si esprime positivamente sulle prestazioni offerte dal numero 13 irpino ad oggi: “Ha disputato tre incontri ad altissimi livelli e sono convinto pienamente che continuando di questo passo riesca a giocare ancora tante gare nel campionato di B, non è facile riuscire ad imporsi nella seconda serie nazionale, ma lui lo sta facendo. La gara con il Bologna ha dimostrato che è pronto per ritagliarsi uno spazio importante in questo torneo: è sceso in campo nella ripresa, contro una squadra candidata al salto di categoria, giocando senza alcun timore”. Parla della passata stagione, di un destino, quello del ragazzo, che solo per una sua decisione non è stato diverso: “Lo scorso anno ho creduto tanto in lui, riportandolo qui, dove era cresciuto sotto gli occhi attenti di Enzo De Vito. L’Avellino aveva praticamente buttato il ragazzo via: cedendolo prima in Interregionale al Solofra e poi mandandolo a Giugliano. Ho puntato molto sulle sue qualità tecniche ed umane è stato l’unico giocatore insieme a Gragnaniello che mi sono portato dietro dalla precedente esperienza, avendo il merito di farlo esordire nel calcio professionistico”. Continua non lesinando qualche frecciatina: “Lo scorso anno qualche altro dirigente aveva optato per un suo trasferimento in prestito a Catanzaro, una cessione ormai conclusa, io mi sono imposto a tale decisione da subito ed è rimasto qui, contribuendo alla splendida cavalcata”. Non si ferma il dirigente napoletano: “Un jolly difensivo che di sicuro farebbe comodo a qualsiasi squadra. Si sta imponendo in una squadra che sta ancora cercando una propria identità”. Elogia il coraggio di Carboni: “Devo complimentarmi con il mister che gli sta dando spazio. Adesso mi auguro che venga messa a posto la sua situazione contrattuale. So che Massimo, ma anche lo stesso Lucchesi credono in lui. Quindi, penso che non ci sarà alcun problema”. Felice per le prestazioni di quella che è stata una delle sue principali scoperte, De Vito, applaude la proprietà per aver creduto nel calciatore: “È una gioia per me vederlo giocare titolare in serie B.- afferma l’ex Responsabile del Settore Giovanile- Un ragazzo dalle grandi potenzialità, che sta riuscendo a ritagliarsi il proprio spazio, offrendo delle prestazioni importanti. Quando lo ingaggiai sapevo che sarebbe arrivato lontano, questo suo successo lo sento quindi anche in piccola parte mio. Mi auguro che la società al più presto decida di blindarlo, come ha fatto nei giorni scorsi con Gragnaniello e Matarazzo. Questi sono giocatori che rappresentano di sicuro il futuro dell’Avellino. Ciro fa parte di un progetto che ha visto venir fuori dalla Primavera altri uomini di qualità come De Marco, Ragosta e Cucciniello, oggi alla Sampdoria, e Campanella, che da qualche settimana si allena in pianta stabile con la prima squadra e di cui sono convinto ne sentiremo parlare molto presto. Lucchesi e la società hanno capito che questi sono elementi su cui costruire il futuro. Ho avuto modo di parlare con il DG e devo dire che le sue parole mi hanno trasmesso entusiasmo. Conosce il valore di questi uomini e non ha alcuna intenzione di perderli”. Dellisanti tecnico dell’Andria scommette ad occhi chiusi sulle qualità del calciatore. Lui che l’ha fatto esordire nel calcio professionistico nella stagione 2005-2006 con la casacca gialloblù dandogli la possibilità di calcare i campi della C2 per sedici volte dichiara: “Farà bene, ha buone possibilità di emergere. Io l’ho visto crescere e nell’anno in cui l’ho utilizzato non avevo problemi a farlo giocare, sia centrale che come terzino mi ha impressionato non poco”. Parla delle qualità del calciatore confermandone la grande duttilità tattica:“Ha ottime doti fisiche accompagnate da un buonissimo piede sinistro, che gli consente e di mettere la palla in mezzo con precisione quando si arriva sul fondo e di provare spesso il tiro. E’ senza dubbio un giocatore poliedrico, che all’emergenza si adatta anche a giocare in altre posizioni”.
Pronto per una maglia da titolare in B?
“Certo, ha tutte le qualità per farlo. Inoltre è un ragazzo che dà sempre l’anima, in partita come in allenamento. Non si tira mai indietro e ha sempre voglia di imparare, con un po’ di fiducia in più e il suo impegno costante sono sicuro che potrà fare bene”.
Non ci resta che sostenerlo e sperare che grazie ai lupi possa arrivare nell’Olimpo del calcio. I mezzi li ha. Adesso, non ci resta che attendere.
(di Sabino Giannattasio)