Sindaci, Sì al 3° mandato: si annunciano molte ricandidature, ma…

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Roma – E’ una sentenza che farà scalpore, ma già si annunciano conferme di ricandidature alle amministrative di maggio che vedono in scadenza i sindaci di 1.271 Comuni, tra i quali 1.148 inferiori ai 15mila abitanti, soglia stabilita dalla legge al di sopra la quale si vota con il doppio turno elettorale. Ed è facile ritenere che in Irpinia, qualche primo cittadino in odore di scadenza dopo due mandati ha ripreso speranza e…vigore. Come è noto, la Corte di Cassazione ha bocciato il ricorso del Ministero dell’Interno, imponendogli tra l’altro il pagamento delle spese processuali, contro la sentenza della Corte di Appello che aveva confermato Elio Ottino nella carica di Sindaco di Salerano Canavese per la terza volta consecutiva. Ne da notizia Secondo Amalfitano, Coordinatore della Consulta nazionale dei piccoli Comuni dell’ANCI. ‘’Questa decisione della Corte di Cassazione – afferma Amalfitano – da’ ulteriore conferma di un vuoto normativo ed apre ancor piu’ la strada ad una massiccia ricandidatura di Sindaci giunti al termine del secondo mandato’’. ‘’Ribadiamo quindi la nostra pressante richiesta – continua Amalfitano – affinche’ il prossimo Governo affronti la vicenda del superamento del vincolo di mandato per i Sindaci come uno dei primi punti all’ordine del giorno’’. ‘’Rivendichiamo con forza un intervento normativo e, nelle more, la Consulta nazionale dei piccoli Comuni reitera l’invito, piu’ volte rivolto ai Sindaci, a candidarsi per il terzo mandato consecutivo’’. ‘’Nei prossimi giorni l’ANCI avviera’, su questo tema, un vero e proprio piano di azione, invitando a Roma i candidati, con l’obiettivo di studiare assieme strategie e percorsi amministrativi in vista della prossima tornata elettorale’’. La battaglia legale di Elio Ottino, sindaco di Salerano Canavese (TO), e’ iniziata nel giugno 2004 quando e’ stato rieletto dai suoi concittadini, nonostante avesse gia’ portato a termine due mandati consecutivi. Ma sul caso interviene il Ministero dell’Interno che in una nota ha evidenziato, ”in attesa di acquisire la pronuncia della Corte di Cassazione sulla decadenza del sindaco di Salerano Canavese”, precisa che le decisioni ”a lui favorevoli si sono basate in primo e in secondo grado esclusivamente su motivi procedurali e non di merito”.

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