Renato Spiniello – “Ci tengo a ringraziare la Sidigas, che in questi tre anni ci ha portato a disputare tre finali, il diesse Nicola Alberani, che ha sempre lavorato molto bene con me e infine tutti i nostri tifosi, che non meritavano di non assistere a Gara 2 al PalaDelMauro e che ci sono stati vicini per tutto l’anno”.
Non ci nascondiamo dietro al “il mio non è né un saluto, né un addio”, quelle pronunciate dal coach della Scandone Pino Sacripanti all’epilogo di Gara 4 contro Trento sono parole che sanno di ringraziamenti finali. Il suo ciclo, fatto di tre anni che lo hanno portato a essere l’allenatore più vincente della storia biancoverde, a disputare tre finali, a espugnare per la prima volta campi europei e a guadagnarsi una coccarda d’argento in Fiba Europe Cup, volge al termine con l’unico rammarico di non essere riuscito ad alzare un trofeo.
Ci riproverà il suo successore (si parla già di Attilio Caja e Max Menetti), che potrà contare ancora sulla proprietà Sidigas e sul general manager Alberani, ma molto probabilmente su un roster totalmente rifondato.
In più per la nuova stagione, la Beneamata vanterà un nuovissimo PalaDelMauro, al centro del restyling in ottica Universiadi 2019. La casa della Scandone ospiterà il torneo di basket della rassegna internazionale e per l’occasione si fregerà di un nuovo impianto audio e luci, dell’installazione di un nuovo tabellone luminoso centrale, a quattro schermi e alta definizione, e di un parquet riqualificato.
I lavori dovrebbero concludersi entro l’inizio della prossima stagione, in ogni caso la Sidigas dovrà scontare il secondo turno di squalifica dell’impianto di Via Zoccolari e dunque esordire in casa in trasferta (su un neutro a cento chilometri di distanza da Avellino).
Un nuovo anno zero insomma per i lupi della palla a spicchi, con l’unica certezza – che rassicura non poco i tifosi – che si proseguirà su quel percorso di crescita e consolidamento al grande basket italiano ed europeo tracciato negli ultimi anni.