E’ di nuovo crisi. L’Avellino cade nuovamente nel buio più profondo. Anche ad Arezzo la truppa di Colomba, ha mostrato diverse lacune difensive. In Toscana ancora una volta la difesa biancoverde, è stata facilmente vulnerabile. Un ‘groviera’ che pur cambiando interpreti non riesce a non essere tale. Occorrono correttivi? Ma come fare…
Fino a gennaio ‘giocoforza’ non potranno essere apportati. La rosa e questa, un organico pieno di limiti che per riuscire ad ottenere la salvezza dovrà soffrire non poco.
Con la ‘banda del buco’ sarà davvero dura cercare di mantenere quella categoria tanto, sudata nella stagione precedente In terra toscana , errori arbitrali a parte il reparto difensivo ha dimostrato ancora una volta di non essere pronto per un torneo difficile come quello cadetto. Molti hanno sparato addosso al giovane Masiello, addossando tutte le colpe delle reti subite al giovane calciatore del vivaio Juve. Ma D’Andrea, Criaco e Puleo non stanno facendo meglio. E pensare che lo scorso torneo la retroguardia era quasi imperforabile. Un inversione di tendenza a dir poco disastrosa. Le salvezze, come le vittorie dei campionati si ottengono partendo da dietro. Il povero Cecere da solo non può risolvere tutti i problemi di una squadra, brava dalla trequarti in su… inguardabile dietro. Nella prossima sessione di mercato dovranno essere apportati dei correttivi. Aggiustamenti che dovranno essere fatti in tutti i reparti. Dalla difesa all’attacco c’è bisogno di qualche pedina.
Si torna dalla trasferta aretina però anche con qualche buona notizia. La prestazione di Altobelli, tenuto in naftalina in queste ultime settimane, fa ben sperperare per il futuro. Il figlio di ‘Spillo nazionale’ è riuscito ad impensierire non poco la formazione di casa. Una prestazione incoraggiante, visto il momento delicato della squadra. Forse dopo questa gara, Colomba avrà capito di poter disporre di una freccia in più nel proprio arco.