Si finge avvocato e chiede 1000 euro ad un’anziana: carabinieri a caccia del truffatore

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I carabinieri di Mirabella Eclano sono a caccia di un uomo che, alcuni giorni fa, ha truffato un’anziana a Tufo.

L’uomo fingendosi avvocato è riuscita a farsi consegnare dalla donna mille euro in contanti più dei monili d’oro.

Il truffatore avrebbe telefonato la vittima chiedendo una cauzione per liberare il figlio ristretto in camera di sicurezza perché responsabile di un incidente stradale. Poco dopo la telefonata il truffatore ha raggiunto l’anziana donna, ha ritirato il bottino ed è fuggito.

La vittima resasi conto del raggiro ha provveduto ha contattare nell’immediato i carabinieri e a denunciare l’accaduto. Sono in corso indagini da parte della Compagnia di Mirabella Eclano, finalizzate all’identificazione del truffatore.

Stesso modus operandi per una truffa tentata ad un’anziana di San Mango sul Calore che, ricordando i suggerimenti dell’Arma riportati sulla nota locandina vista affissa in paese, è riuscita a non incappare nel raggiro.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ricorda ancora una volta i consigli riportati con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe”, principalmente rivolta agli anziani, potenziali vittime di truffa, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone.

È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere.

Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità.

Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare fantomatiche cauzioni, debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando.

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